(V. '++ Associazione terroristica pro Al Qaeda.
Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dai carabinieri
del Ros guidati dal comandante della sezione Antiterrorismo,
colonnello Federico Palmieri e dal comandante del Ros di
Bologna, tenente colonnello Luca Latino e coordinate dai pm
Stefano Dambruoso e dalla procuratrice aggiunta Moena Plazzi,
nessuno dei cinque ragazzi proveniva da famiglie con particolari
difficoltà economiche o disagio sociale. Tutti erano ben
inseriti nel tessuto sociale delle loro città - Bologna,
Spoleto, Monfalcone, Milano - dove non frequentavano moschee o
centri di preghiera. Le indagini sono state particolarmente
complesse proprio perché i canali attraverso i quali questi
giovani si formavano alla dottrina jihadista e comunicavano
erano solo in rete.
I pc e gli altri device sequestrati a casa dei giovani
aiuteranno gli investigatori a capire quali connessioni avessero
a livello italiano ed europeo. (ANSA).
Terrorismo:tutti giovani under 30 gli arrestati in blitz Ros
Tra loro anche un minorenne, diventati jihadisti in rete