Umbria

Gli under 35 in calo sul totale degli occupati in Umbria

Crescono in modo significativo i lavoratori over 50

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 28 DIC - L'occupazione umbra registra un costante invecchiamento: i giovani under 35 scendono al 20,7% del totale, mentre gli over 50 superano il 41%.
    "Nel quadro difficile che emerge sull'occupazione degli under 35 - commenta Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di commercio dell'Umbria - la cui quota si assottiglia sempre più sul totale degli occupati a causa del crollo delle nascite che in Italia perdura da anni e anni, si intravedono tuttavia alcune luci. La prima è l'aumento del tasso di occupazione dei giovani under 35, frutto a mio parere di due fattori chiave: il miglioramento del sistema formativo e politiche più attrattive che, via via, le imprese stanno mettendo in campo per attirare giovani".
    "In secondo luogo - osserva ancora Mencaroni - l'aumento degli over 50 al lavoro, derivante principalmente dalle politiche pensionistiche, ma anche da una maggiore attenzione delle imprese, che riescono a trovare personale con difficoltà.
    Questioni, insomma, che vanno affrontate con politiche e scelte adeguate di 'age management', perché lo scenario che abbiamo davanti, dettato dall'inverno demografico, non migliorerà tanto presto e, anzi, nel breve periodo è destinato ad aggravarsi. La Camera di commercio contribuisce, in collaborazione con le scuole, ad aumentare il tasso di orientamento e formazione dei giovani lavorando a tutto tondo, affinché le ragazze e i ragazzi di oggi possano inserirsi agevolmente e in modo strutturato nel mondo del lavoro, utilizzando le necessarie competenze. Allo stesso modo, è cresciuto di spessore e qualità l'impegno nella formazione e nell'aggiornamento degli imprenditori".
    A livello nazionale, secondo l'indagine "Demografia e forza lavoro" del Cnel, il numero di giovani occupati tra i 15 e i 34 anni è passato da 7,6 milioni nel 2004 a 5,4 milioni nel 2024, segnando una perdita netta di oltre 2,2 milioni di unità. Nello stesso periodo, i lavoratori tra i 50 e i 64 anni sono raddoppiati, passando da 4,5 milioni a 8,9 milioni, sottolineando il drastico invecchiamento della forza lavoro italiana.
    In Umbria, negli ultimi cinque anni (il dato ventennale c'è solo per l'Ialia e le circoscrizioni, non per le regioni) il fenomeno del calo dell'occupazione giovanile si riflette in modo più marcato rispetto alla media nazionale.
    I giovani under 35 nel 2018 - riferisce ancora la Camera di commercio - rappresentavano il 21,1% dell'occupazione totale; nel 2023, la loro quota è scesa al 20,7%.
    Nella fascia 35-49 anni la quota di occupati è diminuita dal 42,2% del 2018 al 37,7% del 2023.
    Gli occupati over 50 sono aumentati dal 39,6% al 41,6%, con i lavoratori tra i 50 e i 64 anni che sono passati dal 33,6% al 37,6%, mentre gli over 64 sono cresciuti dal 3% al 4%. In valori assoluti, i dati umbri evidenziano che: gli under 35 occupati sono aumentati di appena mille unità, da 74.000 nel 2018 a 75.000 nel 2023, non compensando l'aumento complessivo degli occupati. Gli over 50, invece, sono cresciuti da 128.000 nel 2018 a 151.000 nel 2023, rappresentando quasi tutto l'incremento complessivo dell'occupazione, che è passata da 349.000 a 362.000 unità.
    A livello nazionale, l'aumento del tasso di occupazione giovanile (dal 41% al 45,6%) ha consentito di mantenere stabile, e persino incrementare leggermente, la quota degli under 35 sul totale degli occupati, passata dal 22% al 22,8%. In Umbria, al contrario, il tasso di occupazione giovanile è aumentato dal 44,2% al 46,4%, ma non abbastanza da compensare l'effetto dell'inverno demografico. La quota degli under 35 sul totale degli occupati è infatti diminuita, segnalando un rallentamento della capacità della regione di attrarre e mantenere i giovani lavoratori.
    "Alla luce di questi dati - si sottolinea - emergono chiare priorità per invertire la tendenza: rafforzare la transizione scuola-lavoro, promuovendo percorsi di orientamento e formazione che facilitino l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro.
    Incentivare l'attrattività aziendale, migliorando le condizioni di lavoro per i giovani, con focus su flessibilità e conciliazione vita-lavoro. Adottare strategie di age management: valorizzare l'esperienza dei lavoratori senior, combinandola con le opportunità offerte dalle nuove tecnologie".
    L'Italia e l'Umbria hanno un margine di miglioramento significativo rispetto ad altri Paesi europei. "La sfida - conclude il report - è cogliere questa opportunità prima che sia troppo tardi".
    La Camera di Commercio dell'Umbria "ribadisce il proprio impegno per il futuro della regione, con iniziative che abbracciano formazione, aggiornamento e supporto alle imprese, mirando a garantire un mercato del lavoro inclusivo e sostenibile per tutte le generazioni". (ANSA).
   

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