Umbria

Verini, in carcere Spoleto Porta Santa fatta dai detenuti

Per il parlamentare Pd 'giornata indimenticabile'

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 05 GEN - "Sono stato tante volte a visitare le carceri, anche in Umbria. Ma la giornata di sabato al carcere di Maiano di Spoleto è stata davvero indimenticabile ed emotivamente intensa. Come Papa Francesco a Rebibbia, così monsignor Boccardo (arcivescovo di Spoleto e presidente della Conferenza dei vescovi umbri) ha voluto aprire una Porta santa giubilare in un istituto di pena": a dirlo è Walter Verini, segretario della commissione Giustizia del Senato e capogruppo del Pd in Antimafia. "Una porta fatta dai detenuti, decorata con immagini dei Vangeli contornate dalle coperte termiche che si usano per salvare i migranti, ultimi della terra" ha aggiunto.
    "C'erano tanti detenuti - ricorda Verini in una nota -, che hanno anche espresso auspici e preghiere durante la messa: per loro stessi, per avere una seconda chance dopo la pena. Per i loro figli e le famiglie. Per gli agenti di polizia penitenziaria e il personale di Maiano. Per la pace. A loro hanno fatto eco le parole di monsignor Boccardo, fondate sulla possibilità che la speranza interiore e la voglia di costruire nuovi percorsi di vita siano in grado di abbattere muri, quelli del dolore, del buio. E anche Bernardina Di Mario, storica direttrice di Capanne e oggi a Spoleto, ha trovato le parole giuste per parlare di pena come occasione di rieducazione e reinserimento. C'era commozione, ieri, anche da parte degli agenti di polizia che, a partire dal loro comandante Luca Bontempo, vivono ogni giorno le problematicità, spesso drammatiche, del carcere. Suicidi, sovraffollamento, mancanza di personale, di affettività, di attività lavorative, di formazione, di sport e cultura. Scarsa attenzione a problemi sanitari. Pochissimi psicologi e mediatori linguistici. Tanto uso di psicofarmaci, a partire da troppi che dovrebbero stare non in carcere, ma in comunità a curarsi. E vuoto. Ore di vuoto.
    Nessun rispetto dell'articolo 27 della Costituzione. Queste sono le carceri italiane, vere e proprie discariche sociali. A Spoleto ci sono enormi problemi, ma anche segni di speranza come la giornata di ieri (o come le straordinarie attività teatrali guidate da anni dal prof. Flamini). La politica, le istituzioni, hanno l'obbligo di non girarsi dall'altra parte, di assumere subito, ora, decisioni coraggiose, prima che i drammi del 2024 divengano ancora di più esplosivi. Lo chiediamo da tempo, lo abbiamo chiesto in questi giorni, continueremo a farlo". (ANSA).
   

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