Umbria

Vescovo Sorrentino, silenzio rispettoso per la donna uccisa dal marito

I funerali di Eliza al Serafico di Assisi

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 12 GEN - "Che cosa sia accaduto nel rapporto con Daniele, nella vostra vita di coniugi, non posso immaginarlo. E non è necessario. Siamo oggi troppo abituati a mettere in piazza tutte le nostre sensazioni, opinioni e valutazioni, spesso senza fondamento, solo per il gusto di parlare. Non è certamente questo il modo di stare di fronte a un evento tragico di questo tipo. È un evento che ci toglie la parola, e forse il silenzio rispettoso e orante è l'unica reazione degna della nostra umanità ferita": è uno dei passaggi dell'omelia del vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino, nel corso del funerale di Eliza Stefania Feru, ventinovenne cittadina italiana ma originaria della Romania, uccisa dal marito a Gualdo Tadino.
    La cerimonia funebre, presieduta dal vescovo, si è svolta nella chiesa del Serafico di Assisi, istituto - opera della diocesi - specializzato nell'assistenza di bambini e ragazzi con gravi disabilità, dove Eliza lavorava come operatrice socio-sanitaria. La donna è stata raggiunta da un colpo di pistola sparato dal marito, Daniele Bordicchia, 38 anni, guardia giurata, che si è poi suicidato con la stessa arma nella loro abitazione. I corpi sono stati trovati il 5 gennaio scorso.
    "Se gli inquirenti e la giustizia stanno di certo già facendo la loro parte - ha aggiunto fra l'altro il vescovo Sorrentino - noi facciamo la nostra presentando Eliza, e anche Daniele, allo sguardo paterno e misericordioso di Dio. Solo Dio può entrare fino in fondo nel nostro animo. Noi sappiamo solo, e dobbiamo con forza dire, di fronte a questo primo femminicidio dell'anno, occorso nella nostra Umbria così segnata dalle grazie di Francesco e di tanti Santi, posto dentro una serie incredibile e inaccettabile di simili storie dolorose, che una cosa del genere non doveva capitare. Non la voleva certamente Dio, agli occhi del quale ogni vita è preziosa e sacra. Ogni vita, sempre.
    Dunque anche il suicidio è inaccettabile. Sì, dobbiamo crescere nell'apprezzamento della vita umana. Il Serafico è, a tal fine, un grande laboratorio". "Accogliamo in questo momento la parola appena proclamata. È parola di consolazione: 'Consolate, consolate il mio popolo'.
    Consolazione soprattutto per la mamma, le sorelle e gli altri familiari. Consolazione per noi che siamo la sua famiglia spirituale. Anche la promessa del Vangelo è per noi: Gesù ci battezza in Spirito Santo, quello Spirito che ci assicura la vita che non muore, andando oltre tutte le nostre miserie e le nostre tragedie".
    Alla celebrazione hanno partecipato anche la presidente della Regione, Stefania Proietti, il sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti, il vicesindaco di Assisi, Valter Stoppini. "Oggi ho partecipato al funerale - ha detto quest'ultimo - anche per lanciare il messaggio che tutti, istituzioni e cittadini, abbiamo il dovere di tenere alta l'attenzione sul tema della violenza di genere, che è sempre più profondo e diffuso, mettendo in campo tutte le azioni possibili per prevenirlo e contrastarlo". (ANSA).
   

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