Umbria

Da Commissione Regione no a impianto agrivoltaico a Bevagna

Per assessore De Luca 'incompatibilità ambientale-paesaggistica'

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 14 GEN - "Incompatibilità ambientale e paesaggistica" sono i motivi per i quali la Commissione tecnica regionale per le valutazioni ambientali della Regione Umbria ha espresso parere non favorevole alla realizzazione di un impianto agrivoltaico di 27,06 MWp a Bevagna. A renderlo noto è l'assessore Thomas De Luca secondo il quale la Ctr-va ha evidenziato inoltre la mancanza di dettagli sul progetto di connessione alla rete elettrica e l'impatto dovuto sui beni e valori paesaggistici e ambientali. "Un parere che si basa su un'analisi approfondita delle caratteristiche ambientali e storico-culturali dell'area, giudicata di elevato valore. Questa decisione, presa in data 8 gennaio 2025, è stata ponderata attentamente dopo l'analisi approfondita della documentazione presentata e delle caratteristiche del territorio interessato" si legge nella nota.
    Le principali motivazioni che hanno portato al parere negativo - spiega De Luca attraverso un comunicato di Palazzo Donini - riguardano "prima di tutto il significativo impatto paesaggistico del progetto che si estende su circa 30 ettari, ritenuto incompatibile con il contesto in cui si inserisce, classificato come area di pregio e di particolare interesse agricolo, votata alla produzione di vino docg Montefalco Sagrantino e di olio dop extravergine di oliva Umbria Colli Martani. Un'area anche considerata di elevato valore naturalistico e paesaggistico, con un'unità di paesaggio di elevata qualità ed esposizione panoramica. L'installazione dell'impianto comporterebbe l'artificializzazione del territorio, la compromissione del paesaggio agricolo e rurale, e l'alterazione delle componenti e relazioni funzionali, storiche, visive (anche da molteplici punti panoramici e da grandi distanze), culturali, simboliche ed ecologiche che caratterizzano il paesaggio. Il progetto non definisce in modo preciso le opere di connessione alla rete di trasporto nazionale, in particolare la posizione della stazione elettrica, il tracciato e la tipologia dell'elettrodotto. La mancanza di queste informazioni non consente una valutazione completa delle ripercussioni negative sul paesaggio, sulle risorse storico-culturali, sull'impatto delle radiazioni elettromagnetiche e sulla biodiversità". (ANSA).
   

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