(ANSA) - SPOLETO (PERUGIA), 15 GEN - Sottoscritti questa
mattina a Spoleto due protocolli d'intesa sugli infortuni sul
lavoro e sulle malattie professionali tra la Procura della
Repubblica presso il Tribunale di Spoleto e le due aziende
sanitarie territoriali dell'Umbria. Presenti il procuratore
della Repubblica Claudio Cicchella, i due direttori generali
dell'azienda Usl Umbria 1 Nicola Nardella e Usl Umbria 2 Piero
Carsili e le direttrici dei servizi Psal, Prevenzione e
sicurezza negli ambienti di lavoro, Patrizia Bodo, per la Usl
Umbria 1 e Laura Sarnari, per la Usl Umbria 2.
Il primo protocollo di intesa - spiegano i promotori - ha lo
scopo di fornire indicazioni operative per garantire la
tempestività e l'uniformità dell'intervento d'urgenza nei casi
di infortunio sul lavoro mortali o con esiti di lesioni gravi o
gravissime, il coordinamento dell'intervento, il rapido ed
esaustivo accertamento dei fatti e delle eventuali
responsabilità al fine di un utile ed efficace esercizio
dell'azione penale in relazione alle ipotesi di reato.
Il secondo protocollo d'intesa contiene le linee guida di
intervento per le indagini di "malattie professionali", un
fenomeno che registra un aumento significativo in tutte le
regioni, in particolare in Umbria, "verosimilmente causato - è
scritto nel documento - ad una loro emersione dovuta ad una
crescente sensibilità dei medici 'certificatori' oltre che ai
profondi cambiamenti del tessuto economico e sociale".
Nel documento relativo agli infortuni sul lavoro si
definiscono, punto per punto, le modalità di attivazione delle
varie figure e la prima informativa con l'intervento urgente sul
luogo dell'infortunio delle forze di polizia; la successiva
richiesta di intervento dei servizi Asl di prevenzione e
sicurezza negli ambienti di lavoro e, in caso di imminente e
grave pericolo, dei vigili del fuoco. Segue la comunicazione al
sostituto procuratore della Repubblica. La procedura, i ruoli e
le competenze sono quindi scanditi e definiti con grande
attenzione e precisione e l'intervento congiunto dei vari
soggetti "ispirato a criteri di massima collaborazione,
assicurando il supporto reciproco in tutte le attività d'urgenza
necessari".
Il personale Upg - ufficiale di polizia giudiziaria - dei
servizi Psal avrà quindi il compito di redigere e trasmettere
tempestivamente alla Procura della Repubblica una prima
sintetica relazione utile per la eventuale attivazione di atti
urgenti quali convalide di sequestri/perquisizioni, conferimento
di incarichi, avvisi previsti dal codice penale e indicherà le
eventuali ipotesi di reato, qualora già ravvisabili, riportando
gli esiti dei primi accertamenti. In caso di infortunio mortale,
il personale del corpo di polizia intervenuto provvederà a
comunicare al sostituto procuratore di turno le generalità ed il
domicilio dei prossimi congiunti del defunto, per consentire
l'effettuazione degli atti urgenti, l'eventuale conferimento di
incarichi e l'invio degli avvisi previsti dal codice di
procedura penale.
Definite in modo circostanziato ed approfondito anche le
attività tecniche della polizia giudiziaria e dl personale
tecnico Psal - Upg, la procedura di trasmissione
dell'informativa conclusiva alla Procura della Repubblica ed
infine le attività di indagine di iniziativa dei servizi Psal.
"Con la sottoscrizione dei protocolli d'intesa abbiamo reso
più efficiente ed efficace la ricerca della responsabilità
penale - spiega in una nota di Usl 1 e Usl 2 il procuratore
della Repubblica di Spoleto, Claudio Cicchella - e fornito
indicazioni operative per assicurare rapidità e uniformità
dell'intervento, in particolare nell'immediatezza dei fatti nei
casi di infortunio sul lavoro procedibili d'ufficio (lesioni
personali gravi, gravissime o decesso). Il tutto - prosegue
Cicchella - attraverso un adeguato coordinamento dell'intervento
ai fini del rapido ed esaustivo accertamento dei fatti e delle
eventuali responsabilità penali".
"È questa una giornata importante di impegno congiunto e
coordinato - aggiungono i direttori generali delle aziende
sanitarie territoriali dell'Umbria Nicola Nardella della Usl 1 e
Piero Carsili della Usl 2 - per rilanciare sul tema, prioritario
in un paese civile, della sicurezza sul lavoro. Questi
protocolli sono nati dalla necessità di gestire al meglio
l'azione penale e l'attività delle varie figure, tra cui gli
ufficiali di polizia giudiziaria delle Asl, chiamate ad
intervenire su delega della Procura della Repubblica. Sul
versante delle malattie professionali le aziende sanitarie
svolgono un ruolo estremamente rilevante per evidenziare il
nesso causale tra malattia professionale e attività lavorativa,
l'esposizione a sostanze e materiali nocivi quali l'amianto, per
la messa in sicurezza del sistema da eventi dannosi che agiscono
in maniera lenta e progressiva sull'organismo del lavoratore".
In Umbria, nel periodo gennaio-novembre 2024 ammontano a
9.596 le denunce d'infortunio rispetto alle 9.297 dei primi 11
mesi del 2023. 21 quelle con esito mortale rispetto alle 25
dell'anno precedente. (ANSA).
Firmate intese su infortuni sul lavoro e malattie professionali
Coinvolti Procura di Spoleto, Usl Umbria 1 e Usl Umbria 2