Umbria

Cgil, distrutti per la perdita di Riccardo Coccolini

Cgil, distrutti per la perdita di Riccardo Coccolini

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 30 GEN - "Riccardo Coccolini ha dimostrato di essere un vero sindacalista. La mattina in via del Bellocchio 26 non sarà più la stessa senza di te, compagno e amico nostro!": lo affermano Maria Rita Paggio, segretaria generale Cgil Umbria, Simone Pampanelli, segretario generale Cgil Perugia, e Marco Bizzarri, segretario generale Fiom Cgil Umbria, ricordando il sindacalista morto mercoledì 29 in un incidente stradale autonomo sulla E45.
    "Riccardo Coccolini - affermano Paggio, Pampanelli, e Bizzarri in una nota congiunta - è stato e resta un grande dirigente sindacale della Cgil, anzi, come avrebbe precisato lui, della Fiom Cgil. È stato anche un amico e un compagno leale. Il nostro è un mestiere, più precisamente una passione, molto particolare. I problemi degli altri, diventano problemi di tutti e perciò anche tuoi. Riccardo ha interpretato in pieno questa missione. Un uomo per bene, che si mette a disposizione di una causa, di una ragione. Ha combattuto le ingiustizie sempre, ovunque le vedeva, in fabbrica, nella sua Tatry, in Cgil, nella sua Passignano e in qualsiasi luogo frequentasse. In uno dei tantissimi post che lo hanno ricordato, una nostra compagna l'ha definito carismatico: è certamente l'aggettivo che più gli si addice.
    Il carisma del leader, il sindacalista che non ha paura di affrontare l'avversario o le avversità. Il compagno che vorresti al tuo fianco nelle situazioni di difficoltà, che non ti volta le spalle, che non trova scuse per abbandonarti, che non si arrende mai. Che non giudica le persone a seconda del ruolo o dei soldi di cui dispongono, ma per le capacità che hanno, per la lealtà che esprimono".
    "Se ne è andato - aggiungono i tre sindacalisti - dando un segno indelebile della sua smisurata passione e dedizione alla causa dei lavoratori, mentre seguiva l'ennesima vertenza e combatteva l'ennesima ingiustizia, mentre guidava con coraggio il suo popolo alla 'ribellione', dando tutto sé stesso, fino all'ultimo secondo". (ANSA).
   

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