Umbria

Mencaroni, l'economia umbra va avanti discretamente

Preoccupano l'invecchiamento della popolazione e salari bassi

Mencaroni, l'economia umbra va avanti discretamente

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 21 FEB - Invecchiamento della popolazione e salari bassi sono i temi che preoccupano, oltre ad un presente ed un futuro di "incertezza intensa". A reggere c'è un sistema delle imprese con un fattore di crescita "sorprendente" e soprattutto va bene un settore come il turismo. L'andamento "discreto" e in "chiaroscuro" dell'economia umbra, tra focus sui bilanci aziendali e sulle imprese per comprendere le prospettive di sviluppo e le sfide per la crescita, è stato messo a confronto con quello di Marche e Toscana, oltre che con la media nazionale.
    Un quadro economico regionale che è stato quindi messo alla prova, attraverso una analisi approfondita, durante l'appuntamento "L'economia umbra e i bilanci delle imprese" organizzato dalla Camera di commercio dell'Umbria. I dati dell'indagine congiunturale, tra tendenze e dinamiche dal 2019 al 2023 dell'economia reale, hanno così evidenziato sia le sfide che le opportunità per le imprese locali.
    Sono stati inoltre esaminati i dati sulle nuove imprese, un indicatore definito "chiave" per misurare la vivacità del tessuto imprenditoriale umbro. Il tutto arricchito dall'analisi del Nucleo per la ricerca economica della Banca d'Italia di Perugia.
    "Non vogliamo enfatizzare il report e non diciamo certo che è eccezionale - ha affermato Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di commercio dell'Umbria - ma non usciamo con le ossa rotte e l'Umbria va avanti discretamente con imprese che hanno cuore, corpo e cervello. Ci sono cose però che preoccupano come i salari bassi, anche se questo tema è da affrontare mettendolo insieme ai costi della vita più alti in altre regioni. Sul 'default demografico' la proiezione al 2042 ci consegna una regione di vecchi e il tema è da affrontare in maniera seria".
    Per Mencaroni quindi l'analisi si presenta come un'occasione importante per imprese, istituzioni e studiosi per comprendere le dinamiche economiche regionali e le prospettive di sviluppo futuro. E sulle azioni da mettere in campo la parola è poi passata a Francesco De Rebotti, assessore regionale allo sviluppo economico, che partendo dai dati ha dichiarato: "L'analisi evidenzia un equilibrio tra qualità e quantità dei diversi asset con buone notizie per il turismo. Sappiamo bene che le condizioni di carattere generale, vecchie e nuove, come ad esempio quella dei dazi, condizionano e penalizzano un'Umbria d sempre aperta verso il mondo e vocata a fornire prodotti importanti come export. Tra le azioni più immediate - ha concluso l'assessore - metteremo a disposizione, oltre all'aspetto della partecipazione ai bandi, strumenti finanziari soprattutto per la fascia delle micro e piccole imprese".
    (ANSA).
   

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