Umbria

Al via la call del Festival della sociologia di Narni

La manifestazione si terrà il 10 e 11 ottobre

Redazione Ansa

(ANSA) - NARNI (TERNI), 13 MAR - "Sentirsi in società.
    Attenzione, cura e sostenibilità": questo il titolo scelto per la decima edizione del Festival della sociologia di Narni che si terrà il 10 e 11 ottobre. E contestualmente all'uscita del nuovo titolo e della data l'Associazione festival della sociologia ha aperto la call dove tutti i soggetti della società civile potranno avanzare la propria candidatura: sul sito del festival c'è una sezione dedicata e si dovrà compilare una scheda di partecipazione.
    "Dopo aver cercato di analizzare 'Le disuguaglianze' lo scorso anno - spiega in una nota Sabina Curti, direttrice scientifica dell'evento e presidente dell'Associazione festival della sociologia - abbiamo capito che la sensazione di sentirsi immersi in relazioni sembra smarrita, anestetizzata, bloccata da quelle stesse istituzioni e strutture che le persone percepiscono sempre di più come immutabili e indipendenti dalla loro azione. Da qui si originano molte forme di alienazione sociale, che riguardano sia l'azione sia la struttura".
    "Le persone ormai sono convinte - continua Curti - che le loro azioni individuali non abbiano alcun effetto su larga scala, considerando uno sforzo inutile l'impegno per cambiare in modo sostenibile il proprio comportamento. Tutto questo si riversa sul nostro futuro e su quello delle giovani generazioni.
    Ma se le convinzioni e il sistema dei valori cambiano non solo per una o per poche, ma per molte persone, allora le stesse si accorgono del cambiamento avvenuto. Anche se con il segno negativo, per via del modello economico capitalista in auge, non è forse successo proprio questo con il cambiamento climatico? Ecco, tra le altre cose, al Festival vorremo analizzare questi meccanismi".
    Chiude Curti "sentirsi in società non è mai una questione di percezione individuale, ma sempre un fatto relazionale e quotidiano verso tutto ciò che ci circonda. Ogni problema ci unisce e ci differenzia allo stesso tempo. Il punto oggi è chiederci: quel problema ci interessa? Ce ne occupiamo? In che modo possiamo prendercene cura? Quali bisogni ci sono? Come li possiamo soddisfare? Stiamo rispondendo adeguatamente? Come possiamo farlo meglio?". (ANSA).
   

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