Umbria

Più assunzioni in Umbria ma mancano lavoratori qualificati

Quadro in bollettino Excelsior di Unioncamere e Ministero Lavoro

Più assunzioni in Umbria ma mancano lavoratori qualificati

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 19 MAR - Sono 5.610 le assunzioni programmate dalle imprese umbre nel mese di marzo e 16. 290 quelle previste per il trimestre marzo-maggio. La crescita rispetto allo scorso anno si attesta a 4,7% per il mese e 3,8% per il trimestre. A trainare la domanda di lavoro sono i servizi e le costruzioni, mentre il manifatturiero mostra stabilità. Il bollettino Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, conferma "il trend positivo del mercato del lavoro umbro, pur evidenziando una criticità crescente: più di un'assunzione su due è difficile da coprire per carenza di profili qualificati".
    Nel mese di marzo - si legge in un comunicato della Camera di commercio -, il 16% delle imprese umbre prevede nuove assunzioni, in linea con la media nazionale. Si concentrano nei servizi (64%), seguiti da manifatturiero e costruzioni. A livello nazionale, sono 456 mila i contratti previsti a marzo e oltre 1,4 milioni quelli del trimestre (+2,8% rispetto all'anno precedente).
    Secondo l'indagine la difficoltà di reperimento di personale qualificato resta un problema serio: il 54% delle imprese umbre segnala problemi nel trovare candidati idonei, un dato superiore alla media nazionale (48,2%). Tra le figure più difficili da trovare ingegneri, tecnici della gestione dei processi produttivi e fabbri ferrai.
    Uno degli ostacoli principali è la necessità di esperienza pregressa: il 63% delle assunzioni programmate richiede competenze specifiche o esperienza nel settore.
    "L'occupazione in Umbria è in crescita, ma la difficoltà di reperire lavoratori qualificati continua a rappresentare un ostacolo per lo sviluppo delle imprese" è il commento di Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di commercio. "Con oltre il 54% delle assunzioni difficili da coprire - aggiunge -, diventa urgente rafforzare le strategie per ridurre il mismatch tra domanda e offerta di lavoro. Servono percorsi di formazione più mirati, incentivi per le aziende che investono in competenze e programmi di orientamento già nelle scuole, affinché i giovani possano entrare nel mondo del lavoro con le giuste qualifiche.
    Inoltre, è fondamentale rafforzare le agevolazioni fiscali per le imprese che stabilizzano i contratti a termine, favorendo così una maggiore continuità occupazionale. Le istituzioni locali e nazionali stanno lavorando in questa direzione, ma serve uno sforzo condiviso tra pubblico e privato per garantire un mercato del lavoro più dinamico ed equilibrato. La crescita dell'occupazione deve andare di pari passo con la creazione di opportunità stabili e sostenibili nel lungo periodo". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it