Umbria

Maria Grazia Proietti (Pd), Bandecchi si dimetta

'Ora scuse all'Italia intera dopo il post su Ventotene'

Maria Grazia Proietti (Pd), Bandecchi si dimetta

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 23 MAR - "Sindaco Bandecchi, restituisca alla città di Terni la fascia tricolore che ha oltraggiato in modo intollerabile": è la sollecitazione espressa dalla consigliera regionale del Pd Maria Grazia Proietti, in una nota in cui si firma "cittadina italiana ed europea", in risposta al post pubblicato dal sindaco Stefano Bandecchi "di dileggio del Manifesto di Ventotene".
    "Non è degno di indossarla - prosegue Maria Grazia Proietti - né di essere chiamato sindaco chi pubblica sui propri profili social la foto di una donna seminuda e scrive 'Ventottenne - Il Manifesto che a Ventotene non avrebbero mai potuto scrivere per mancanza di capacità e allegria cerebrale. Erano Comunisti, dittatura, alcol, e spie sul territorio per rompere i coglioni.
    Fratellanza con Urss, Unione Sovietica (sparita)'".
    "La città di Terni - sostiene l'esponente Pd - non può sopportare oltre tali offese. Lei, sindaco Bandecchi, oltre a non conoscere la storia, insulta una nazione intera. Ho provato vergogna quando ho letto le sue parole e pretendo che chieda scusa non solo a noi cittadini ternani, ma a tutti i cittadini italiani ed europei che credono nel manifesto di Ventotene e riconoscono in esso una pietra miliare della nostra Europa. Il sogno della pace che per tanti popoli anche a noi vicini è ancora lontano, quella pace che tanti popoli cercano, è una conquista straordinaria frutto di quel pensiero che lei oggi ha dileggiato e offeso.
    Le ricordo le parole del presidente Mattarella, che durante la sua visita a Ventotene depose un fiore sulla tomba di Spinelli e che nel 2021 disse: 'Bisogna pensare al contesto in cui nasce il manifesto, per rendersi conto di cosa intendono dire a noi ancora - oltre che ai loro contemporanei - Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Eugenio Colorni. Chiedendo a tutti quanti, esortando tutti quanti, a vigilare in difesa della democrazia contro le derive che mettono in pericolo la libertà'".
    "Additando come spie e persone dedite all'alcool gli eroi dell'Europa - osserva Maria Grazia Proietti - ne offende la memoria e disconosce la storia. Storia che, in quanto sindaco ancor più che come cittadino, dovrebbe onorare e rispettare.
    Chieda scusa e meglio ancora si dimetta, dopo questo ennesimo fatto grave e oltraggioso di cui si è reso autore e dopo il sistematico oscuramento o, peggio ancora, pubblico travisamento delle regole e principi democratici.
    Per non parlare della volgarità del manifesto, del 'suo' manifesto, un'immagine sessista che insulta le donne, le denigra, le trasforma in oggetti".
    "Noi tutti cittadini, uomini e donne - conclude la consigliera regionale - pretendiamo rispetto, sindaco Bandecchi: la smetta di cercare pubblicità con le sue improvvide uscite, questa volta ha passato il segno. Chieda scusa alla città di Terni, chieda scusa all'Italia intera, chieda scusa alle donne e per favore si ritiri in un dignitoso silenzio. La misura è colma, basta così". (ANSA).
   

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