Umbria

Nuova vita per il museo paleontologico di Pietrafitta

Restauro materiale paleontologico ed efficientamento energetico

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 24 MAR - Sarà portato a nuova vita il museo paleontologico "Luigi Boldrini" di Pietrafitta grazie ad un investimento di oltre 300.000 euro per progetti di restauro del materiale paleontologico, efficientamento energetico, ma anche di valorizzazione e condivisione con la cittadinanza vista la partecipazione pure al bando ministeriale "Museo Rigenera".
    I progetti che interesseranno il museo nei prossimi mesi sono stati illustrati alla stampa e alla cittadinanza dopo che, a partire dall'acquisizione del Museo da parte del Ministero della Cultura nel novembre 2022, è stato avviato un percorso di riqualificazione della struttura, che vede la Direzione regionale dei musei nazionali dell'Umbria impegnata costantemente anche nello studio, nella conservazione e nella valorizzazione dei reperti di un museo tra i più importanti a livello europeo per il tipo di materiale ritrovato e conservato di una fauna risalente a circa un milione e mezzo di anni fa.
    "Vogliamo accendere un nuovo faro sul museo annunciando da dove si parte, dopo che è stato avviato un nuovo racconto a seguito dell'inserimento nella rete dei 15 musei regionali, per iniziare un percorso che durerà molti anni" ha commentato il direttore dei musei umbri Costantino D'Orazio.
    Per l'assessora regionale Simona Meloni il museo diventato statale "ha acquisito lo spazio e l'importanza che meritava".
    "Un grande merito e un sentito ringraziamento - ha sottolineato - va comunque alla comunità di questo territorio che si è impegnata per mantenerlo vivo e acceso in questi anni. Oltre a ripensare il museo sarà fatto anche un racconto intorno a questo per attrarre sempre più persone, pensando anche agli aspetti della formazione e dei rapporti con le scuole".
    Grazie al finanziamento stabilito dal Mic, si procederà al restauro conservativo e alla messa in sicurezza del materiale paleontologico. "Vista la particolare storia dei reperti - ha affermato Daniele Costantini, funzionario restauratore della Direzione regionale Musei nazionali Umbria - è necessario procedere con opportune analisi per la definizione delle loro condizioni conservative e per la puntuale scelta del materiale con il quale affrontare il trattamento di restauro". (ANSA).
   

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