(ANSA) - PERUGIA, 06 MAG - La Terza commissione consiliare,
presieduta da Eleonora Pace, ha svolto una audizione di diversi
soggetti operanti nel campo della scienza e dell'istruzione
sulla proposta di legge "Norme per la valorizzazione e la
diffusione della cultura scientifica e tecnologica", di
iniziativa del consigliere regionale Andrea Fora (Patto civico
per l'Umbria).
Fora (Patto civico) ha spiegato che la proposta di legge
vuole "ridare centralità alla diffusione della cultura
scientifica e tecnologica a partire dagli ambienti scolastici,
con l'obiettivo di giungere a una fruizione quanto più possibile
di massa delle conquiste della cultura, dei contenuti legati ai
saperi, quindi favorire la comprensione della scienza
sottolineandone la centralità per uno sviluppo sostenibile,
sostenendo la crescita della ricerca scientifica e rivendicando
alla scienza e alla tecnologia il carattere di attività
culturali nelle quali recitano un ruolo importante creatività e
immaginazione".
Sarà la Giunta regionale, con un apposito regolamento -
riferusce una nota della Regione - a individuare e mettere in
rete i soggetti beneficiari di un provvedimento come questo,
affinché divengano erogatori di servizi legati alla diffusione
della cultura scientifica e tecnologica. In questo si riconosce
e si valorizza l'opera di Fondazioni, musei, consorzi,
associazioni culturali pubbliche e private che operano nella
conservazione del patrimonio scientifico umbro, per arrivare a
un Elenco regionale dei soggetti della cultura scientifica e
tecnologica
Nel corso dell'audizione, in videoconferenza, sono
intervenuti: Roberto Rettori, delegato alla divulgazione
scientifica dell'Università degli studi di Perugia; Francesco
Gatti, presidente della Fondazione Post, accompagnato da Irene
Biagini e Anna Rebella; Leonardo Alfonsi, direttore di Psiquadro
impresa sociale; Rita Coccia, dirigente dell'Itis Volta
Planetario; Massimo Manini, presidente cooperativa di comunità
Surgente; Pierluigi Mingarelli, direttore Laboratorio scienze
sperimentali di Foligno.
Tutti - prosegue la nota - hanno plaudito all'iniziativa di
legge, chiedendo risorse adeguate a sostenere la rete della
cultura tecnico-scientifica che vadano anche al di là di quelle
preventivate nel bilancio regionale, comprendendo quelle che
arriveranno dall'Unione europea per gli investimenti su aree
attigue come la digitalizzazione e la salute pubblica, arrivando
a rafforzare con premialità le varie azioni di sistema. È stato
chiesto di inserire nel tavolo scientifico previsto non solo
figure provenienti dall'ambito tecnico scientifico ma anche una
figura di tipo umanistico che possa fare da raccordo. Dal punto
di vista della digitalizzazione, parola chiave anche nel Piano
di ripresa nazionale, servirebbe anche, è stato sottolineato,
una migliore connessione uguale per tutti.
La proposta di legge prevede otto azioni per conseguire le
finalità della norma: "Sostenere le istituzioni, le strutture
permanenti e le organizzazioni presenti nel territorio
regionale, dotate di specifiche e solide competenze
professionali, impegnate nella diffusione, condivisione e
comprensione pubblica della scienza e della tecnologia;
sensibilizzare tutti i soggetti impegnati nella ricerca e nella
diffusione della scienza e della tecnologia, in modo da creare
un collegamento diretto tra cultura scientifica, impresa e
scuola, ed eliminare l'attuale frattura tra mondo della ricerca
e delle applicazioni, da un lato, e società, dall'altro;
garantire un'efficace e corretta diffusione capillare della
cultura scientifica certificandone autorevolmente la qualità;
incoraggiare la ricerca nel settore delle scienze, delle
tecniche e dell'industria, facendo entrare i loro contenuti
nella cultura di base dei cittadini; stimolare l'attivazione di
centri di orientamento e di informazione capaci di favorire la
più larga partecipazione dei cittadini alla discussione sul
ruolo della ricerca scientifica e tecnica come elemento
fondamentale per uno sviluppo sostenibile; favorire
l'instaurarsi di rapporti di collaborazione permanente anche con
istituzioni di altri paesi, per mettere in comune risorse,
realizzare progetti comuni, scambiare materiali, esperienze e
competenze; contribuire a tutelare e valorizzare il patrimonio
tecnico-scientifico e industriale della regione, sostenendo
l'impegno delle istituzioni e di tutti i soggetti che
allestiscono esposizioni didatticamente accurate e accessibili
al grande pubblico; promuovere azioni di sistema per favorire la
creazione di itinerari e programmi di turismo scientifico che
possano attrarre in Umbria flussi di visitatori interessati a
temi legati a scienza e tecnologia".
La legge auspica infine lo stanziamento di risorse da
destinare a quei progetti che meglio si rendono funzionali alla
realizzazione delle sue finalità e l'istituzione dell'Elenco
regionale dei soggetti della cultura scientifica e tecnologica,
per "facilitare la conoscenza del mondo della scienza e della
tecnologia da parte della società e l'instaurarsi di rapporti di
collaborazione permanente, anche a livello nazionale e
internazionale, allo scopo di realizzare progetti comuni e
favorire lo scambio di materiali, esperienze e competenze".
Nella proposta di Fora, si rende necessaria una programmazione
triennale dell'offerta culturale e scientifica. I soggetti
devono mettersi in rete e creare opportunità di fruizione del
sistema. Anche piccole realtà possono essere accompagnate
affinché diventino un valore di sistema per la regione, sia per
quanto riguarda l'offerta commerciale che turistica.
Previsto anche un Comitato tecnico-scientifico che farà le
sue valutazioni sul processo con esperti di livello
internazionale e di comprovata competenza nelle scienze. Viene
previsto il solo rimborso spese per le attività di valutazione.
(ANSA).
Scienza: audizione in Terza commissiome su Pdl Fora
Su "Diffusione della cultura scientifica e tecnologica"