(ANSA) - PERUGIA, 09 GIU - Tra gli argomenti trattati ieri
in Seconda commissione, presieduta da Valerio Mancini, la
situazione del ponte di Montemolino, situato tra il comune di
Todi e quello di Monte Castello di Vibio. Per l'infrastruttura,
messa in sicurezza nel 2012, sarebbe stato previsto un utilizzo
di dieci anni, con scadenza dunque nel novembre 2022, mettendo a
rischio il traffico veicolare.
Alla riunione pomeridiana della commissione - è detto in un
comunicato della Regione - hanno così preso parte il sindaco di
Montecastello di Vibio, Daniela Brugnossi, e l'assessore del
Comune di Todi Elena Baglioni. Entrambe hanno sottolineato con
forza la strategicità dell'infrastruttura la cui chiusura
comporterebbe forti e negative ripercussioni sul territorio
anche e soprattutto in termini economici, oltre ai fortissimi
disagi con cui dovrebbero confrontarsi quotidianamente i
cittadini residenti. Il ponte rappresenterebbe anche un
importante riferimento strutturale di protezione civile.
Il sindaco Brugnossi ha parlato di iniziative della stessa
amministrazione comunale che, oltre ad aver dato vita ad uno
studio di fattibilità rispetto ad alcune ipotesi di intervento,
si è rivolta direttamente al Ministero delle infrastrutture e
trasporti per il reperimento delle risorse, sottolineando però
che, per accedere ad alcune tipologie di fondi, è necessaria una
più avanzata fase progettuale.
Sulla stessa linea l'assessore Baglioni che ha rimarcato come
il ponte di Montemolino rappresenti un collegamento essenziale
di due province. Per questo ha chiesto di intervenire in fretta,
anche per step, arrivando però, a breve, ad un intervento
definitivo.
Il dirigente regionale Leonardo Naldini, presente alla
riunione, dopo aver fatto una breve cronistoria
dell'infrastruttura, ha detto che lo scorso 15 aprile si è
svolta una Conferenza dei servizi istruttoria per un parere, da
parte di tutti i soggetti interessati, rispetto alla soluzione
migliore che porti alla riapertura totale del ponte. La
Provincia di Perugia - ha detto - ha progettato tre soluzioni:
il rifacimento e l'allargamento della infrastruttura attuale
(costo circa 4 milioni di euro); un ponte a travata unica in
acciaio (costo 7,8 milioni di euro); un nuovo ponte ad arco
(costo 6,9 milioni di euro). L'indicazione emersa dalla
Conferenza dei servizi sarebbe il ponte a travata unica in
acciaio, che avrebbe anche il parere favorevole della
Sovrintendenza. Il tema principale, però - ha ribadito Naldini -
è quello del reperimento delle risorse e ad oggi, la somma
necessaria, non è prevista nel bilancio regionale. Qualora non
fosse raggiungibile il finanziamento per il progetto indicato -
ha osservato Naldini - si potrebbe prevedere l'allargamento
della infrastruttura attuale con un costo ridotto della metà, ma
il problema potrebbe nascere dal parere della Sovrintendenza che
escluderebbe questa tipologia di intervento.
La Regione, come emerso dall'intervento del dirigente,
starebbe comunque concordando con la Provincia di Perugia un
processo di ricertificazione, per un massimo di due anni, della
struttura attuale. Il presidente Mancini, dopo aver condiviso la
proposta di Peppucci di dare vita ad una Risoluzione che possa
contenere anche altre priorità infrastrutturali, ha annunciato a
breve un sopralluogo sul ponte. (ANSA).
Infrastrutture: audizione su situazione ponte Montemolino
In Seconda commissione. Soluzioni contro il rischio chiusura
