(ANSA) - PERUGIA, 14 MAR - La terza Commissione
dell'Assemblea legislativa, presieduta da Eleonora Pace, si è
riunita a Palazzo Cesaroni per ascoltare i rappresentanti delle
associazioni della pesca sportiva, di Legambiente e
dell'assessorato all'Ambiente in merito alla Carta ittica
regionale e alle difficoltà del settore pesca in Umbria.
Aprendo l'incontro partecipativo, la consigliera Manuela
Puletti (che lo aveva richiesto insieme al collega della Lega
Valerio Mancini Lega), ha rimarcato l'opportunità di "ascoltare
le reali necessità e richieste delle associazioni, da cui emerge
un quadro abbastanza critico per la pesca in Umbria". "Andrebbe
anche chiarito - ha aggiunto - se c'è stato un calo dei
tesserini per la pesca sportiva e se si è attivata una mobilità
passiva dei pescatori verso le Marche. Andrebbe infine
verificato come sono stati fatti i precedenti aggiornamenti
della Carta ittica, quali sono stati gli esiti dei monitoraggi e
come la Regione intende gestire i Progetti Life che impattano
sulla fauna ittica".
Dagli interventi dei rappresentanti di Federazione italiana
pesca sportiva e attività subacquee, Legambiente, Arcipesca,
Caccia, pesca e ambiente è emerso - riferisce Palazzo Cesaroni -
che è stato già attivato un iter di confronto con la Giunta
regionale per l'aggiornamento di Piano e carta ittica, il cui
aggiornamento dovrebbe auspicabilmente arrivare entro la fine
della legislatura. Le criticità relative a qualità dell'acqua e
condizioni della fauna non sarebbero state superate in questi
ultimi anni mentre a causa delle recenti normative si sarebbe
sensibilmente ridotto il numero dei pescatori ed anche
dell'indotto commerciale ad essi legato.
Il funzionario dell'assessorato regionale Michele Croce ha
poi spiegato che "la procedura di Valutazione ambientale
strategica per la Carta ittica prevede una serie di incontri
partecipativi, che si sono già svolti ed altri se ne svolgeranno
quando il documento sarà pre-adottato". "Abbiamo presentato il
set di dati - ha aggiunto - che verranno usati per la redazione
del Piano. Abbiamo chiesto dei contributi ai partecipanti, non
sugli argomenti da inserire, che sono disciplinati dalla legge,
ma aspetti di cui tenere conto nella redazione del Piano. Il
termine per la consegna dei contributi scadeva l'8 marzo e sono
arrivati diversi documenti, anche da parte delle Regioni
limitrofe. Stiamo ora vagliando questi contributi, redigendo il
piano e la documentazione di corredo. Questi documenti verranno
pre-adottati dalla Giunta a cui seguirà una nuova fase di
partecipazione con tutti i portatori di interesse. Verranno
valutate le osservazioni giunte e poi si proseguirà con
l'obiettivo di chiudere il percorso entro la fine della
legislatura, visto che il Consiglio regionale dovrà approvare il
Piano. La Carta contiene i dati sulla presenza della fauna
ittica e sulla qualità delle acque, oltre ad indicazioni
gestionali. Essa si fonda sul monitoraggio di oltre 150 stazioni
e viene costantemente aggiornata dalla Regione; ogni anno viene
aggiornato uno dei cinque bacini idrici. Sono stati aggiornati
quelli del Chiascio-Topino e del Nera. Con quelli di Tevere,
Nestore e Paglia-Chiani si concluderanno gli aggiornamenti a
fine 2026. Nel precedente Piano ittico si parlava di circa 16
mila licenze. C'era stato un decremento del loro numero (a circa
11mila) che però è iniziato prima dei problemi segnalati dalle
associazioni. Nel 2023 siamo arrivati a circa 8 mila licenze. Il
calo delle licenze, anche di caccia, è legato a modifiche
culturali, è fisiologico e non strettamente connesso alle
difficoltà che vengono segnalate. Dal 2018 ad oggi i tesserini
segnacatture si sono praticamente dimezzati. Le attività di
controllo su acque e fauna avvengono con protocolli
standardizzati e scientifici, realizzati sempre con le stesse
modalità. L'Umbria è capofila di un solo progetto Life,
finalizzato alla conservazione della biodiversità all'interno
della rete 'Natura2000'. Ci sono specie target, la trota e il
ghiozzo di ruscello, e le azioni riguardano la loro
conservazione".
Il consigliere Valerio Mancini (presidente Seconda
commissione) ha valutato che "sia possibile aggiornare la legge,
se le condizioni sono tali da richiederlo". "Se non se ne fa
carico la Giunta regionale - ha detto - può farlo il Consiglio
regionale, attivando la seconda e terza commissione, che hanno
competenze legate al mondo della pesca e dell'indotto nel
turismo e nell'economia". (ANSA).
Audizioni sul settore pesca in terza Commissione Assemblea
Ascoltale le associazioni su Carta ittica e difficoltà settore