Umbria

Concessioni per le acque minerali, 'tenuta produttiva'

Audizione per San Gemini, Acquasparta, Montecastrilli e Terni

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 03 LUG - La Seconda commissione dell'Assemblea legislativa, presieduta da Valerio Mancini, ha ascoltato questa mattina i soggetti interessati alla "tenuta occupazionale e produttiva" dei siti di estrazione e imbottigliamento delle acque minerali di San Gemini, Acquasparta, Montecastrilli e Terni. All'incontro partecipativo, richiesto dal consigliere Michele Bettarellli (Pd) in seguito alla richiesta ricevuta dai sindacati e dagli addetti dei siti produttivi, hanno partecipato rappresentanti delle sigle e dei lavoratori, dei Comuni di San Gemini e Acquasparta, funzionari della Giunta regionale.
    Dall'incontro - secondo quanto riferisce un comunicato della Regione - è emerso che le preoccupazioni maggiori riguardano la scadenza delle attuali concessioni per lo sfruttamento delle sorgenti (prevista per il 31 dicembre) e la pubblicazione del bando per il relativo rinnovo, annunciata per l'autunno. La gestione dei siti produttivi da parte del gruppo che Acque Minerali d'Italia non avrebbe puntato in questi anni al rilancio e al rafforzamento commerciale, con una riduzione degli addetti e alcuni anni di cassa integrazione. Viene ritenuto necessario incrementare le produzioni, prevedere investimenti, potenziare i brand, favorire il ricambio generazionale e aumentare il numero dei lavoratori. E soprattutto inserire nel nuovo bando previsioni specifiche in questa direzione, con tempistiche certe e misure idonee a garantirne il rispetto.
    Il direttore regionale Michele Michelini ha informato la commissione che la Regione ha rinnovato l'area di crisi complessa di Terni, per avere a disposizione anche risorse nazionali, oltre ai fondi comunitari Fsc, per sostenere gli investimenti. Ed ha condiviso l'esigenza di prevedere nel bando scadenze e obiettivi, prevedendo anche misure da attuare per il mancato rispetto delle tempistiche indicate.
    I consiglieri regionali di minoranza hanno rimarcato l'anomalia dell'assenza degli assessori regionali competenti "che in questi mesi non hanno fornito risposta alle richieste dei sindacati" (Bettarelli - Pd) e "la totale mancanza di confronto con le parti sociali nella stesura del bando" (De Luca - M5S). Evidenziate anche le carenze della legge regionale sulle acque minerali rispetto a clausola sociale e proprietà degli stabilimenti.
    Il presidente Mancini ha concluso la seduta evidenziando la necessità di "un'azione sinergica, anche a tutela degli amministratori locali. Se servono modifiche alla legge regionale si possono fare. Appare necessario aprire un tavolo urgente di confronto con gli assessori, all'interno di Commissione o presso la Giunta, prima della stesura definitiva del testo del bando.
    Manterremo comunque alta l'attenzione su questa vicenda" (ANSA).
   

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