Umbria

Mozione su demolizione edifici danneggiati dal sisma 2016

Atto di Bianconi e De Luca presentato ma non discusso

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 10 SET - La mozione sulla "Modifica della normativa vigente in materia di demolizione e messa in sicurezza degli edifici del Testo Unico della ricostruzione privata del sisma 2016 al fine di contribuire a favorire il recupero del paesaggio, rilanciare l'economia turistica e la rinascita delle Comunità locali", firmata dai consiglieri Vincenzo Bianconi (misto) e Thomas De Luca (M5S) è stata illustrata all'Aula di Palazzo Cesaroni ma non votata per mancanza del numero legale.
    Prima del rinvio ad altra seduta, Bianconi ha presentato l'atto di indirizzo spiegando che "dopo circa otto anni dal sisma del 2016 ci sono ancora numerosi edifici inagibili e abbandonati, in molti casi ridotti a cumuli di macerie o comunque con strutture pericolanti. Tali strutture, collocate spesso lungo trafficate vie di comunicazione, in centri storici o in prossimità di frequentate località turistiche, oltre a rappresentare una potenziale minaccia per chiunque dovesse trovarsi nelle vicinanze, trasmettono anche un profondo senso di abbandono, distruzione, incuria e devastazione a chiunque dovesse passarvi vicino".
    "Tutto questo - ha osservato Bianconi - rischierebbe di vanificare gli immensi sforzi di questi anni delle autorità pubbliche e dei tantissimi soggetti privati di quei territori finalizzati al rilancio di questi territori, la cui economia e occupazione sono quasi interamente basate sul turismo naturalistico, storico, artistico ed enogastronomico. Ciò sarebbe particolarmente importante in considerazione del fatto che proprio il territorio martoriato dal sisma 2016 della Valnerina starebbe raccogliendo un importante interesse da parte dei turisti".
    "La Giunta regionale - ha continuato - dovrebbe dunque intervenire in tutte le sedi istituzionali ritenute utili affinché la normativa in materia di interventi di demolizione o di messa in sicurezza degli edifici del Testo unico della ricostruzione privata del sisma del 2016 preveda la possibilità di intervenire in via sussidiaria da parte dei Comuni interessati in tutti i casi di mancato intervento da parte del proprietario, pur prevedendo un principio di priorità per i casi più urgenti di potenziale rischio di pubblica incolumità, salubrità, igiene pubblica o rappresentino ostacolo per l'avvio dei lavori per la ricostruzione o riparazione di immobili adiacenti o limitrofi. Tutto ciò al fine di realizzare una reale tutela del patrimonio paesaggistico regionale, contribuendo così alla rinascita delle comunità locali attraverso un più concreto e veloce rilancio dell'economia turistica grazie al recupero della bellezza del paesaggio e rimozione dei segni fisici più evidenti ed importanti del sisma 2016". (ANSA).
   

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