Umbria

Commissione approva atto su Regione e politiche Ue

Via libera all'unanimità dai commissari

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 16 SET - La prima Commissione dell'Assemblea legislativa, presieduta da Daniele Nicchi, ha approvato all'unanimità la proposta di legge firmata dai consiglieri Daniele Carissimi (Lega), Andrea Fora (Patto civico), Vincenzo Bianconi (Misto), Thomas De Luca (M5S), Eleonora Pace (FdI) e Fabio Paparelli (Pd) "Modificazioni alla legge regionale '11/2014' - Disposizioni sulla partecipazione della Regione Umbria alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea - Disciplina dell'attività internazionale della regione".
    Il provvedimento, firmato da tutti i componenti della Commissione Statuto, nasce come risultato delle modifiche approvate dalla Commissione stessa, presieduta da Carissimi, all'articolo 25 dello Statuto della Regione Umbria riguardante i rapporti con l'Unione europea. Serve comunque a intervenire anche su alcuni aspetti della legge 11/2014. Questo provvedimento - riferisce Palazzo Cesaroni - la riformula in diversi punti per renderla aderente alla riforma statutaria e per correggere storture che rendono inefficace il ruolo della Regione e dell'Assemblea in questo ambito. In particolare il testo interviene su diversi punti per regolamentare le tempistiche e dare un nuovo ruolo per l'Assemblea legislativa e per la Prima commissione consiliare, affinché possa assumere funzioni anche in sede referente. Il provvedimento introduce la novità che entro il mese di gennaio di ogni anno, l'Assemblea legislativa esamina il programma di lavoro della Commissione europea per l'anno in corso ed approva un atto di indirizzo ai fini della partecipazione della Regione alla formazione della normativa dell'Unione europea. In sostanza è stato tolto dalla sessione europea l'esame del programma di lavoro, prevedendo che venga esaminato entro il mese di gennaio, con un atto di indirizzo contenente le linee programmatiche che si intendono seguire.
    L'atto punta a semplificare la partecipazione della Regione alla fase ascendente nella formazione delle leggi europee, dando alla prima Commissione il potere deliberante, con la possibilità di fare osservazioni che non devono andare in Aula ma che vengono deliberate direttamente. Viene preservato il ruolo della Giunta di fare direttamente osservazioni. La procedura attuale è considerata "molto farraginosa e questo provvedimento vuole semplificarla". (ANSA).
   

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