Umbria

Seconda Commissione regionale analizza la legge sul turismo

Audizioni con associazioni e con reti delle professioni tecniche

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 18 SET - E' stata interamente dedicata all'analisi della nuova legge regionale sul turismo la riunione odierna della seconda Commissione dell'Assemblea legislativa, presieduta da Valerio Mancini. Tema sul quale si è anche tenuta un'audizione con le associazioni interessate al settore e con le reti delle professioni tecniche. È emersa - riferisce Palazzo Cesaroni - una valutazione sostanzialmente positiva sulla legge da parte tutti gli intervenuti, seppure con alcune sottolineature rispetto ad alcune criticità su cui la Commissione si è impegnata a discuterne con l'assessorato regionale.
    Di "grande importanza" è stata definita la previsione di operare su un brand Umbria e quindi su azioni che promuovono l'intero territorio regionale. Prevista, per la riunione della prossima settimana, la presenza in Commissione dell'assessore Paola Agabiti. A seguire inizierà l'esame dell'articolato dell'atto sul quale stanno già lavorando da alcune settimane gli uffici tecnici e legislativi della Giunta regionale e dell'Assemblea legislativa. Ci sarà anche spazio per eventuali emendamenti da parte dei commissari.
    Già nella riunione odierna, il consigliere Stefano Pastorelli ha annunciato la presentazione di una proposta emendativa riguardante il contrasto all'abusivismo presente nel settore.
    Hanno preso parte, in audizione, alla riunione, Luca Sabatini (Confindustria Umbria), Claudio Baldoni (Faita Umbria), Monica Migliorati (Faita nazionale), Livio Farina (Reti professioni tecniche Umbria), Federico Tagliolini (Fiavet Umbria).
    "Non avevo dubbi - ha detto il presidente Mancini - in merito all'apprezzamento della legge visto il lavoro costante di ascolto che l'amministrazione Tesei, l'assessore Agabiti e questa Commissione in particolare hanno costantemente svolto in questi anni e l'apprezzamento espresso dagli operatori ne è l'ulteriore prova. La discussione dell'articolato sarà occasione di accoglimento delle proposte di emendamento della Giunta e della Commissione, in particolare quella riferita alla nota questione del turismo esperienziale (case sugli alberi, botti e sistemazione in grotte naturali) che ha visto un lavoro costante anche con le strutture ministeriali chiudendo una legge che centra completamente le potenzialità della nostra regione".
    Anche il vice presidente Vincenzo Bianconi (Gruppo misto) ha sottolineato "il gradimento generale, rispetto alla legge, espresso dai rappresentanti delle associazioni di categoria".
    "Sono tuttavia emerse - ha aggiunto - alcune puntualizzazioni che sarà opportuno approfondire in Commissione insieme all'assessore Agabiti. Quello con l'assessore sarà un passaggio importante per arrivare a dotare l'Umbria di uno strumento adeguato per affrontare le prossime sfide nell'importante comparto del turismo".
    "La nostra è una valutazione positiva sul Disegno di legge - ha detto Luca Sabatini, Confindustria Umbria - che raccoglie due elementi di fondo: sostegno al mondo del turismo e sostegno allo sviluppo del turismo esperienziale, di quello lento. Bene il valore e l'istituzionalizzazione della Marca regionale.
    Importante lavorare su un sistema turistico regionale attraverso la valorizzazione di offerte su base unitaria con il coinvolgimento degli enti locali ed in accordo con la Camera di commercio".
    Claudio Baldoni, Faita Umbria, ha parlato di "proposta abbastanza soddisfacente". "Abbiamo tuttavia dubbi - ha sostenuto - rispetto alla normativa riguardante i controlli sulle strutture da parte dei Comuni. Abbiamo problemi relativi alla presenza di aree di sosta selvagge che non hanno tasse da pagare e spesso sono addirittura abbandonate. Molte volte sono dei semplici parcheggi anche senza servizi igienici. Il turismo all'aria aperta organizzato va salvaguardato anche perché rappresenta il 15 per cento della presenza turistica in Umbria".
    Per Monica Migliorati, Faita nazionale, "quello dei controlli è una problematica che interessa moltissime altre regioni". "Importante - ha detto - aver lavorato per uniformare questa legge regionale a quelle nazionali. Prevedere in questa legge il 'brand Umbria' rappresenta una svolta importantissima perché bisogna puntare sempre più su un Umbria integrata".
    "Noi che siamo chiamati all'applicazione delle norme ribadiamo la necessità che i Testi Unici siano coordinati per evitare dubbi, problematiche e difficoltà applicative" ha detto Livio Farina, Reti professioni tecniche Umbria. "Questa legge - ha aggiunto - intercetta due Testi unici: Governo del territorio ed agricoltura. Serve dunque un allineamento tra queste aree.
    Sono stati recepiti, in questo Ddl alcuni nostri suggerimenti".
    Secondo Federico Tagliolini, Fiavet Umbria, "quello che ha portato alla stesura di questa legge è stato un ottimo lavoro".
    "Auspico - ha affermato - che venga tuttavia rivisto l'articolo che detta obblighi sulla pubblicazione di dati identificativi dell'azienda in messaggi promozionali web che impedirebbero anche graficamente l'efficacia del messaggio". (ANSA).
   

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