(ANSA) - PERUGIA, 30 MAR - È stato adottato dalla Giunta
regionale, su proposta dell'assessore all'Agricoltura e alla
caccia Roberto Morroni, il nuovo regolamento per la gestione del
prelievo venatorio degli ungulati mediante la caccia di
selezione, che inserisce, per la prima volta in Umbria, la
specie cinghiale. Nella precedente normativa del 1999 erano
previsti, infatti, solo cervidi e bovidi.
L'assessore Morroni, al fine di condividerne i contenuti, ha
convocato un tavolo con le associazioni venatorie, del mondo
agricolo e con gli Ambiti territoriali di Caccia per il prossimo
15 aprile.
"Con l'adozione definitiva del nuovo regolamento sulla caccia
di selezione, si inizia anche in Umbria questa tipologia di
caccia alla specie cinghiale - ha spiegato Morroni in una nota -
una novità assoluta per la regione, inserita al termine di un
percorso di analisi da parte della terza Commissione consiliare
dell'Assemblea legislativa che ha espresso nel merito parere
positivo, con alcune raccomandazioni recepite dall'Esecutivo ed
entrate a far parte del testo finale. Con l'introduzione di
questa modalità venatoria si rafforzano gli strumenti atti a
regolare e controllare in modo più efficace l'andamento
demografico della popolazione di questa specie nel territorio,
in quanto causa di ingenti danni all'agricoltura ed elemento di
criticità per la pubblica sicurezza e per la viabilità
stradale".
Il regolamento norma la caccia di selezione al cinghiale,
integrando questa forma di prelievo con quelle già esistenti e
completando così le modalità di gestione faunistico-venatoria
della specie in sinergia con le attività di contenimento.
Con l'attuale normativa, il prelievo venatorio del cinghiale -
spiega la Regione - avviene, da un punto di vista quantitativo,
quasi esclusivamente mediante la caccia in braccata con la quale
si garantisce una notevole pressione venatoria sulla specie, con
la realizzazione di cospicui carnieri. La sua esecuzione è,
però, limitata alle aree dove tecnicamente è possibile
praticarla e il periodo in cui è praticabile è concentrato nei
tre mesi della stagione venatoria previsti dalla Legge 157/92.
Aggiungendo la caccia di selezione, è possibile ampliare le zone
e allungare il periodo in cui operare il prelievo della specie,
aumentandone la resa. Il nuovo regolamento, inoltre,
coordinandosi con i principi generali di gestione
faunistico-venatoria definiti dal Piano faunistico venatorio
regionale, definisce anche i parametri per l'individuazione dei
distretti, i criteri e i contenuti dei piani di gestione, le
figure coinvolte nella gestione stessa con i relativi requisiti
e i titoli, le modalità per stabilire i carnieri stagionali, gli
strumenti di prelievo, le procedure per la gestione dei capi
abbattuti e dei capi feriti. Per i cacciatori già in possesso
dell'abilitazione alla caccia di selezione per cervidi e bovidi,
infine, è previsto il riconoscimento del titolo previa
frequentazione di un corso integrativo.
Come già anticipato nelle scorse settimane, l'assessore
Morroni ha convocato un tavolo permanente con la partecipazione
delle associazioni venatorie e del mondo agricolo e con gli Atc
(Ambiti territoriali di caccia) per il prossimo 15 aprile. Avrà
il compito di consentire un confronto costante sul tema del
sovrappopolamento della specie cinghiale e sugli interventi
necessari per garantirne il contenimento. (ANSA).
Caccia: nuovo regolamento per il contenimento dei cinghiali
Per assessore Morroni è novità assoluta per la Regione