(ANSA) - PERUGIA, 21 FEB - Il fenomeno del cambiamento
climatico e l'allungamento della stagione degli incendi
boschivi, non più limitata solo all'estate, necessita anche in
Umbria di "un ulteriore scatto in avanti": nasce su questi
presupposti la nuova convenzione che regola i rapporti, tra
Regione e vigili del fuoco, per il potenziamento dei dispositivi
di prevenzione e lotta attiva contro i roghi.
Nuove azioni quindi di prevenzione e contrasto, con un aumento
di misure ma anche di risorse in campo, come è stato
sottolineato in prefettura a Perugia durante la firma del
documento, valido per il triennio 2022-2024, da parte del
vicepresidente della Regione, Roberto Morroni, del comandante
regionale dei vigili del fuoco, Francesco Notaro, del prefetto
Armando Gradone e del dirigente del servizio foreste della
Regione, Francesco Grohmann.
Morroni, nel ricordare l'impegno economico passato da 350 a
450mila euro (per ogni anno), ha parlato di "rafforzamento di un
rapporto già fecondo". Rapporto che, ha affermato, "ha fatto
dell'Umbria una delle regioni con la più bassa incidenza di
incendi boschivi". Per Morroni però va però tenuta la guardia
alta. "Siamo ben posizionati - ha detto - ma guardiamo con
attenzione alle questioni legate al cambiamento climatico per
difendere il territorio dagli eventi che possono provocare
comunque danni ingenti, specialmente in una terra di eccellenza
dal punto di vista naturalistico come l'Umbria".
Anche il comandante Notaro ha messo l'accento sul "gioco di
squadra" in campo tra vari apparati della pubblica
amministrazione. "L'Umbria - ha sottolineato - è l'unica regione
che già oggi riflette sulla campagna boschiva attraverso
attività robuste e intense per creare argini più forti a difesa
del territorio. Un bel segnale, anche perché ormai questa è una
piaga che si estende per tutto l'anno. Nel periodo primaverile
si registrano già incendi importanti e addirittura, come vediamo
in altre regioni, anche dal mese di gennaio".
Per il prefetto Gradone, la firma della convenzione "rinnova
un'esperienza di collaborazione positiva che ha portato
risultati e ancora di più ne darà in futuro".
E a supporto di quanto fatto in passato, il dirigente del
servizio foreste, Grohmann, ha infine evidenziato che negli
ultimi tempi "è aumentato il numero di soggetti individuati come
responsabili degli incendi". Che in Umbria, ha ricordato, sono
per il 45% di origine volontaria e quindi dolosa, e per un 15%
involontari e causati da negligenza. (ANSA).
Regione e vigili fuoco aumentano impegno su incendi boschi
Nuova convenzione per "scatto in avanti"