(ANSA) - TERNI, 11 MAR - Firmato il protocollo d'intesa che
vede il coinvolgimento dell'Università degli Studi di Perugia,
della Regione e del Comune di Terni per la riqualificazione
architettonica e funzionale dell'area di Pentima a Terni.
"Con il documento sottoscritto abbiamo posto la prima pietra
per l'edificazione di un progetto culturale e di istruzione con
una forte ricaduta sull'intera regione" ha sottolineato
l'assessore regionale all'Istruzione Paola Agabiti.
Il rettore dell'Università degli Studi di Perugia, Maurizio
Oliviero ha sottolineato che "l'Ateneo intende proseguire il suo
impegno nel territorio ternano, rafforzando e consolidando la
sua azione e la sua presenza, anche grazie al protocollo
sottoscritto con la Regione e con il Comune di Terni, cui va il
ringraziamento". "Crediamo fortemente nell'Università a Terni -
ha sottolineato - e intendiamo portare avanti lo sviluppo
dell'Ateneo nell'area. Questo implica scelte qualitative e non
quantitative e la realizzazione di una visione di sviluppo
specifica e mirata, che sia soprattutto sostenibile nel lungo
periodo. Tutto ciò, ovviamente, è realizzabile unicamente con il
supporto e la collaborazione delle istituzioni territoriali e
del tessuto industriale ed economico locale, che siamo certi
risponderà con entusiasmo".
"Un'intensa interlocuzione con la Regione e con l'Università,
condotta dall'assessore Cinzia Fabrizi che ringrazio - ha detto
il sindaco di Terni Leonardo Latini - ha portato alla firma di
questo importante protocollo. Per il Comune di Terni la presenza
dell'Ateneo sul territorio è un fattore determinante sia a
livello culturale che come leva per lo sviluppo economico.
Abbiamo inserito fin dall'inizio il rilancio dell'area di
Pentima come punto fondamentale della nostra strategia perché
crediamo che il sito, opportunamente rinnovato e riqualificato,
grazie anche all'apporto fornito dalla Fondazione Carit, abbia
tutte le caratteristiche per favorire l'incontro tra studio,
ricerca e impresa, in stretto rapporto con il polo industriale
più importante dell'Umbria e che sta vivendo una fase di
passaggio che tutti noi auspichiamo positiva per la città e per
la regione".
L'intesa - spiega la Regione - consentirà, contestualmente,
di costituire un centro formativo e di ricerca che possa fungere
da riferimento per il tessuto industriale locale, fornendo
formazione, aggiornamento, supporto alla sperimentazione
industriale e alla ricerca di base e applicata, con particolare
riferimento ai settori della chimica verde, della metallurgia,
dell'energia, dello sviluppo sostenibile, della transizione
digitale 4.0 e della prevenzione delle calamità naturali, ambiti
in cui l'area di Terni-Narni è già in grado di esprimere un
vantaggio competitivo importante. Oltre a questo, le attività si
concentreranno sull'ammodernamento delle attività industriali
negli ambiti dell'automazione, dell'efficienza energetica,
dell'economia circolare e della simbiosi industriale, in
sinergia con le politiche di tutela del territorio e con i
processi di internazionalizzazione delle imprese e dell'offerta
formativa.
Le molteplici attività oggetto del protocollo sono state
oggetto di ampio confronto con le Istituzioni locali del
territorio e sono mirate anche al miglioramento della
cooperazione strategica e operativa tra le stesse.
La Regione, si legge nel documento, nel completare la
sistemazione della struttura, metterà a disposizione
dell'Università degli Studi di Perugia ulteriori spazi
verificando anche, nell'ambito del patrimonio immobiliare
esistente, la possibilità di realizzazione di una struttura
destinata a ospitare studentesse e studenti universitari,
realizzando anche azioni volte al potenziamento di percorsi Its
(Istituti tecnici superiori) nell'area.
L'Università, in collaborazione con la Regione e con l'Agenzia
per il Diritto allo Studio Universitario dell'Umbria, si impegna
a sua volta alla creazione di percorsi didattici e formativi che
prevedano l'aggregazione dei corsi di Ingegneria e di Economia,
quali Master e Dottorati Industriali.
Nel testo sottoscritto è prevista anche la progettazione di
cosiddetti C-Labs (Contamination Labs), vale a dire di spazi di
incontro e scambio intellettuale che fungeranno da catalizzatori
di idee innovative e da terreno di coltura per il trasferimento
dei risultati della ricerca alle attività produttive. L'Ateneo
metterà a disposizione il suo contributo per l'istituzione di un
centro studi per la tutela dell'ambiente, l'edilizia antisismica
e lo studio e la gestione del rischio idrogeologico. Il Comune
di Terni, infine, garantirà i servizi funzionali alle numerose
attività previste nell'intesa, con riferimento, in particolare,
a trasporti e sportelli informativi. (ANSA).
Firmato protocollo per riqualificare area Pentima a Terni
Coinvolti Regione, Università Studi e Comune