(ANSA) - PERUGIA, 24 MAR - Sarà uno specifico Comitato
operativo regionale ad occuparsi in Umbria della gestione dello
stato di emergenza relativo agli interventi in conseguenza della
guerra in Ucraina. In seguito alla quale nella regione ad oggi
risultano essere arrivati già circa 2.
Il Comitato - insediato dalla presidente, presente anche
l'assessore regionale, Enrico Melasecche, titolare della delega
per la Protezione civile - risulta composto, oltre che dalla
stessa Tesei, dall'assessore regionale, dai direttori regionali
Governo del territorio, ambiente e protezione civile, Risorse,
programmazione, cultura, turismo, Salute e welfare, Sviluppo
economico, Agricoltura, Lavoro, Istruzione, Agenda Digitale, dal
dirigente del Servizio regionale Protezione Civile ed Emergenze,
dal referente sanitario regionale, dai prefetti e dai questori
di Perugia e Terni, dai comandanti della Legione Carabinieri
Umbria e del Comando regionale della guardia di finanza, per le
forze armate un rappresentante del Comando militare esercito
Umbria, dai presidenti Anci e Upi Umbria, dal direttore
dell'Ufficio scolastico regionale e rappresentanti di
associazioni di volontariato e del terzo settore. Alle riunioni
del Comitato potranno essere invitati e partecipare anche le
comunità di cittadini ucraini presenti nelle realtà locali.
I contenuti del Decreto, e le indicazioni operative contenute
in una nota del Capo dipartimento nazionale di Protezione
civile, Fabrizio Curcio, sono stati illustrati - riferisce
Palazzo Donini - dalla dirigente della Protezione civile
regionale, Stefania Tibaldi, nel corso seduta congiunta del
Comitato e del Cor, coordinata dal Direttore regionale Stefano
Nodessi Proietti, che si è occupato in primo luogo della
gestione in Umbria dell'emergenza profughi provenienti
dall'Ucraina.
Il Cor, nella sua composizione originale, oltre a fungere da
supporto tecnico operativo del nuovo Comitato, continuerà
altresì ad occuparsi della gestione residua dell'emergenza
coronavirus, fino al termine dello stato di emergenza, così come
previsto dalla recente delibera della Giunta regionale, con la
quale l'esecutivo ha definito le modalità di gestione
dell'emergenza Ucraina nell'ambito regionale.
Il Comitato quindi fin dalla riunione odierna di insediamento
ha già avviato una approfondita analisi della situazione in
Umbria. E' emersa quindi la necessità di definire, anche sulla
base delle indicazioni che giungeranno dal Dipartimento
nazionale di Protezione civile, piani operativi flessibili in
grado di fronteggiare la situazione in considerazione del fatto
che gli scenari sono molto incerti ed in continua evoluzione.
L'obiettivo comune - viene spiegato - è di assicurare alla
popolazione ucraina che ha già raggiunto, o raggiungerà il
territorio regionale, la migliore assistenza possibile,
dall'accoglienza, all'assistenza sanitaria ed all'inserimento
dei minori nei percorsi scolastici.
E' stato stabilito di costruire un database unico presso la
Protezione civile regionale in cui confluiranno i dati in
possesso delle Prefetture di Perugia e Terni riguardo i profughi
ospitati nelle famiglie e quindi l'assistenza e la vaccinazione
di ciascuno di loro.
È stato approvato anche l'accordo con le associazioni di
categoria per l'utilizzo di strutture alberghiere in caso di
afflusso massiccio di profughi.
Un ringraziamento particolare è stato rivolto alle Caritas
della regione che hanno messo a disposizione le loro strutture e
impegnate a svolgere quello che è stato definito "un importante
lavoro di sostegno alla popolazione Ucraina presente in Umbria".
(ANSA).
Comitato operativo per gestione profughi da Ucraina
Già arrivati circa 2.600, molti sono minorenni