Umbria

In Umbria conclusi oltre 1.500 cantieri privati post sisma

Il bilancio dell'Ufficio speciale della ricostruzione

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 23 AGO - In Umbria i cantieri avviati dopo il terremoto del 2016 sono stati 2.822, 1.551 dei quali già conclusi con il ritorno delle famiglie e delle attività economiche nelle proprie case e nei propri luoghi di lavoro.
    Emerge dai dati svolti dall'Ufficio speciale per la ricostruzione resi noti dalla Regione che ha tracciato un bilancio dell'attività.
    Al 31 luglio, sempre in ambito privato - si legge in una nota di Palazzo Donini - a fronte di un totale di 4.536 istanze presentate all'Usr , "ben" 2.858 risultano concesse, 663 rigettate o archiviate su istanza di parte. Viene inoltre precisato che 661 istanze di danno lieve sono di competenza dei Comuni di Spoleto, Cascia e Norcia.
    La ricostruzione leggera - prosegue la nota - si avvia verso la conclusione, con una percentuale di evasione pari a circa il 90% del totale delle istanze presentate.
    Quanto agli importi richiesti con le istanze di contributo, in Umbria, al 31 luglio, sono pari a 1.477.795.551,37 di cui 798.889.939,96 concessi (il 18% dei quali è stato concesso nel solo 2023) e 397.890.187,32 liquidati (dei quali il 26% nel solo 2023).
    Oltre alle istruttorie contributive e a quelle sismiche (attività, quest'ultima, in capo all'Usr da gennaio 2021, che ha visto, ad oggi, la conclusione di 387 procedimenti tra autorizzazioni sismiche e controlli su depositi estratti a campione) l'impegno dell'Usr si traduce anche in attività complementari, quali l'istruttoria per la valutazione preventiva del livello operativo e le autorizzazioni al miglioramento, per un totale di 1949 istanze di cui: 1490 rilasciate, 367 rigettate o archiviate su istanza di parte e le restanti in istruttoria.
    Quanto alle attività di controllo, ad oggi, sono state concluse sette estrazioni per le verifiche ed i controlli a campione sugli interventi della ricostruzione privata per un totale di 96 istanze di cui: 66 per il controllo preventivo e sismico; 19 per il controllo successivo a decreto di concessione con sette sopralluoghi eseguiti; 11 per il controllo dopo la comunicazione di fine lavori con sei sopralluoghi eseguiti.
    L'Usr Umbria è impegnato anche nella gestione delle richieste di contributo relative alle delocalizzazioni temporanee delle attività produttive, nell'istruttoria delle richieste di contributo ai fini del ripristino dei danni a beni mobili, alle scorte e alle attrezzature delle attività produttive danneggiate nonché nella concessione di contributi per la prosecuzione dell'attività e ripresa produttiva a seguito degli eventi sismici o di contributi in conto capitale alle imprese che abbiano realizzato investimenti produttivi nei territori dei comuni colpiti dal sisma.
    Nell'ambito della ricostruzione pubblica al 31 luglio i 438 interventi, classificati in macro tipologie di intervento, sono stati finanziati e sono attuati dalle Regioni, attraverso gli Uffici speciali per la ricostruzione.
    La Regione spiega che alle 438 opere pubbliche finanziate, vanno aggiunti gli interventi sui beni culturali attuati tramite le diocesi e gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti che hanno interessato ulteriori 206 interventi per complessivi 136.494.361,44 euro di finanziamento assegnato.
    L'Ufficio speciale ricostruzione Umbria si sta occupando anche del coordinamento degli interventi del Pnrr, Fondo complementare Pnc aree sisma centro Italia 2009-2016. In particolare, tra le procedure di gara espletate nel 2023 dall’Usr vengono sottolineati i lavori per la mitigazione del rischio idrogeologico nel comune di Preci; i lavori per la riparazione dei danni con miglioramento sismico della scuola primaria e dell’infanzia in via Piermarini a Foligno; la progettazione per il ripristino dei sottoservizi, opere a reti aeree e della viabilità principale e secondaria della frazione nursina di San Pellegrino; la progettazione per le opere di urbanizzazione, viabilità interna e sottoservizi della frazione nursina di Campi Alto; la progettazione per il miglioramento sismico e il restauro del complesso monumentale di San Francesco a Norcia che, prima degli eventi sismici del 2016, costituita un importante polo culturale in quanto sede della biblioteca civica-diocesana, dell’archivio storico-comunale, dell’auditorium e del centro di educazione ambientale; l’appalto per la riparazione con miglioramento sismico del complesso (chiesa, oratorio e sagrestia) di San Filippo nel comune di Bevagna; l’avviso per l’acquisizione di manifestazioni di interesse per la successiva conclusione di un accordo quadro per l’attuazione degli interventi relativi ai lavori di ricostruzione di Castelluccio di Norcia. Per la ricostruzione della frazione nursina di Castelluccio l’Usr ha avviato incontri settimanali del gruppo tecnico per monitorare e verificare lo sviluppo della progettazione degli interventi di ricostruzione degli edifici privati del centro storico al fine di accelerare la presentazione dei progetti e l’emissione delle relative autorizzazioni in sede di conferenza dei servizi, nonché di coordinare la progettazione privata con quella pubblica in corso di esecuzione. Inoltre, entro il 2023 verrà approvato il progetto esecutivo per il ripristino della viabilità di accesso al nucleo abitato sul versante nord di Castelluccio. L’Usr Umbria ha dato il via anche ai lavori nella frazione nursina di Campi Alto dove si è costituito il consorzio “RicostruiAmo Campi’ finalizzato alla ricostruzione unitaria e coordinata dell’intero borgo storico. Nel corso del 2023, inoltre, sono stati completati dall’USR Umbria i lavori per il consolidamento del corpo stradale della arronese; il progetto ‘dotazioni scuole’ e ‘restauro beni culturali mobili’ relativi alle donazioni solidali dell’ordinanza commissariale 48/2016. La Regione ha quindi sottolineato gli interventi da realizzarsi con i proventi delle donazioni con gli Sms solidali, che prevedono, tra l’altro, la costruzione di una rete di centri di comunità con finalità di protezione civile nei comuni di Norcia, Vallo di Nera, Cascia, Preci e Monteleone di Spoleto anche al fine di sostenere l’integrazione sociale della collettività e impedirne la dispersione residenziale con effetti sullo spopolamento dei borghi della Valnerina. Il progetto complessivo, attuato dall’Usr Umbria, prevede la realizzazione di 12 edifici strategici per finalità di protezione civile. Attualmente, dei 12 edifici previsti, otto sono in corso di costruzione e verranno completati presumibilmente una parte entro il 2023 e la restante entro il 2024. Frutto di donazioni e con i fondi stavolta della protezione civile è pure la realizzazione di una struttura temporanea in luogo della casa di riposo per gli anziani dell’azienda pubblica di servizi alla persona Lombrici-Fusconi Renzi, i cui lavori sono in corso, nel frattempo che la struttura residenziale sanitaria assistenziale originaria concluda il suo iter di approvazione del progetto, con conseguente avvio dei lavori relativi. Di particolare rilevanza – ancorché non seguiti direttamente dalla Regione Umbria come soggetto attuatore – sono considerati il recupero della basilica di San Benedetto a Norcia, fortemente danneggiata dal sisma del 30 ottobre 2016, il cui cantiere è in avanzato stato di attuazione: a luglio la facciata della basilica è stata liberata dalla gabbia in acciaio che da quasi sette anni l’avvolgeva. Si procederà quindi con il restauro conservativo, previsto nel secondo lotto dei lavori. Per l’abbazia di Sant’Eutizio sono in corso i lavori grazie ad una ordinanza commissariale speciale. Per l’ottavo centenario dalla morte di San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia, con l’ordinanza commissariale 28/2022 sono stati definiti ulteriori interventi per un importo complessivo di 14.584.410,00 euro. Nella "consapevolezza che il rafforzamento della rete stradale è un fattore strategico di sviluppo che consentirà di connettere più efficacemente i diversi territori del cratere, tra loro e verso l’esterno" - sottolinea la Regione - è di "fondamentale importanza l’approvazione in conferenza dei servizi degli interventi sulla strada delle Tre Valli, nella tratta Acquasparta e Spoleto, già prevista nel Def 2022 e per la quale l’Anas ha redatto il progetto definitivo da 520 milioni di euro. L’intervento è considerato strategico nazionale e il suo completamento è stato dichiarato primario in quanto si tratta di un’opera che porterà grandissimi vantaggi per l’intero centro Italia, fornendo una concreta prospettiva di sviluppo turistico, economico e produttivo. "I numeri e i dati del difficile processo di ricostruzione post sisma 2016 - si legge infine nel comunicato -, pur se positivi, non sottraggono la Regione e l’Ufficio speciale ricostruzione Umbria dalla consapevolezza che vi è ancora molto da fare: si continuerà a lavorare con determinazione e con un impegno corale, dalla Struttura del Commissario alle amministrazioni comunali e provinciali; dai cittadini ai professionisti, al fine di ottenere risultati concreti nell’interesse delle comunità locali che hanno dato prova di grande dignità, senso di appartenenza e capacità di reagire alle avversità. C’è ancora tanta strada da percorrere insieme".

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