Umbria

Avviata ristrutturazione palazzo Frenfanelli a Cascia

E' sede del Comune, danneggiato dal terremoto del 2016

Redazione Ansa

(ANSA) - CASCIA (PERUGIA), 04 DIC - A Cascia sono stati avviati i lavori di ristrutturazione dello storico Palazzo Frenfanelli, sede del Comune, danneggiato dal terremoto del 2016. Lo annunciano il sindaco Mario De Carolis e la vice commissario per la ricostruzione, la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei. Si tratta di uno dei 144 interventi monitorati dall'Ufficio speciale per la ricostruzione ed avviati con l'ordinanza del commissario straordinario che ha approvato l'elenco unico di rimodulazione degli importi di interventi già finanziati con precedenti ordinanze commissariali come la 56/2018.
    L'edificio, situato all'interno del centro storico, apparteneva in origine ai conti Frenfanelli, una delle famiglie ghibelline più benestanti e illustri del territorio, e venne acquistato nel 1706 dal Comune di Cascia. Da allora e fino al 30 ottobre 2016 - ricorda la Regione in una nota - è stato utilizzato per le funzioni dell'amministrazione comunale oltre ad essere sede della banda musicale e della corale cittadina.
    All'interno si sviluppa anche una parte del percorso meccanizzato che si snoda nel centro storico e che conduce alla basilica di Santa Rita. Si tratta, quindi, di una grande rilevanza strategica per le attività amministrative, culturali e turistiche locali.
    I lavori saranno eseguiti dalla ditta Edil costruzioni group e l'importo è di 863.592,36 euro, esclusa Iva. La durata dei lavori è stimata in trecento giorni. Tutti gli interventi - spiega ancora la Regione - sono stati progettati nel rispetto della tutela dell'identità storica e culturale del Palazzo sotto il controllo del Rup ing. Barbara Laureti dell'Area lavori pubblici del Comune di Cascia.
    Rivedere all'interno di un'unica sede tutti i servizi comunali casciani è l'obiettivo dell'amministrazione e dell'Usr della Regione Umbria visto che allo stato attuale sono dislocati in sedi temporanee, anche non direttamente collegate tra loro, creando non pochi disagi all'utenza e all'attività amministrativa. "Poi sarà la volta delle scuole, della biblioteca e di tutto quello che si attende da sette anni. Un passo alla volta verso la normalità" sottolinea ancora la Regione. (ANSA).
   

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