Umbria

Proseguono le semine di trote mediterranee

L'obiettivo è la tutela delle popolazioni ittiche autoctone

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 03 LUG - Nelle ultime settimane, la Regione Umbria, in collaborazione con l'Agenzia forestale regionale, ha intensificato le semine delle trote mediterranee prodotte a Borgo Cerreto nell'ambito del progetto Life Imagine. Questa iniziativa mira a preservare le popolazioni ittiche autoctone dei fiumi umbri.
    Le semine hanno interessato il fiume Nera, il Vigi e il Corno, con l'immissione di oltre 30.000 avannotti, 500 trotelle (6-9 centimetri) e 2,5 quintali di trote adulte (20-25 centimetri). Per la semina di trote adulte, la Regione Umbria - riferisce una nota dell'ente - ha collaborato con Legambiente Umbria, intervenendo in particolare nel tratto no kill da Vallo di Nera fino alla zona di protezione di Borgo Cerreto, in modo da conciliare le esigenze della conservazione con quelle della pesca sportiva.
    Inoltre, il 31 maggio 2024, sono state effettuate ulteriori semine di 5.500 avannotti nei fiumi Pescia, Sordo e Nera (Visso) e di oltre 250 trotelle nel torrente Ussita, in collaborazione con il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, a sostegno del progetto Life Streams. Le semine di trota mediterranea proseguiranno nelle prossime settimane, con ulteriori immissioni di avannotti e trotelle nel bacino idrografico del Nera. Tutti gli esemplari utilizzati provengono dal centro ittiogenico regionale di Borgo Cerreto, riferimento a livello nazionale per la conservazione di questa specie.
    Il progetto Life Imagine è basato su solide fondamenta scientifiche, che vedono nella conservazione delle specie ittiche autoctone una priorità per la biodiversità fluviale. La trota mediterranea, specie autoctona in Umbria, svolge un ruolo cruciale negli ecosistemi acquatici. La sua presenza è indicativa di un ambiente sano e ben equilibrato. Gli interventi di ripopolamento, come quelli effettuati, contribuiscono al recupero della trota mediterranea, minacciata dall'alterazione degli habitat e dai cambiamenti climatici. Inoltre, la collaborazione con associazioni ed enti come Legambiente Umbria e il Parco Nazionale dei Sibillini consente di mettere in atto politiche di gestione efficaci, assicurando che le misure adottate siano in linea con le migliori pratiche di conservazione.
    "Questo progetto - ha affermato l'assessore regionale Roberto Morroni - rappresenta un esempio virtuoso di come la collaborazione tra enti pubblici e associazioni possa portare a risultati concreti nella conservazione della nostra biodiversità. Proseguiremo su questa strada, consapevoli dell'importanza di tutelare le nostre risorse naturali per le generazioni future". (ANSA).
   

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