(ANSA) - PERUGIA, 04 SET - "E' continuo il mio impegno
diretto per il rilancio dell'Ast": la presidente della Regione
Umbria, Donatella Tesei, interviene sulla questione Ast Terni.
"Stupisce - afferma la presidente in una nota della Regione -
il comunicato di Confartigianato Terni nel quale si parla di
'sostanziale disinteresse' da parte delle istituzioni locali e
nazionali, nonché di una 'scomparsa della questione Ast
dall'agenda politica'.
"Proprio in termini di aggiornamento della situazione alla
comunità umbra - prosegue Tesei - lo scorso 26 giugno ho
riferito all'Aula dell'Assemblea legislativa, rispondendo
personalmente ad un'interrogazione, ricordando fatti, percorso e
risultati di questa amministrazione in materia, e relazionando
anche rispetto le ultime interlocuzioni con Governo ed Azienda
sul tema, interlocuzioni che sono continue, anche in questi
giorni".
"Colgo però l'occasione che mi dà Confartigianato - continua
la presidente - per ritornare nuovamente su questo tema
sicuramente strategico e di cui mi sono occupata personalmente e
con costanza quasi quotidiana. Le Acciaierie di Terni negli anni
precedenti questo Governo regionale hanno attraversato complesse
situazioni gestionali che più di una volta sono sfociate in
lunghi e complicati momenti di difficoltà, risolti anche grazie
alle azioni delle forze sindacali. Al momento del nostro
insediamento, le Acciaierie erano state messe in vendita
dall'allora proprietà tedesca, che da tempo non le considerava
strategiche e per questo risultavano assolutamente carenti di
investimenti, quindi in crisi di competitività e con rischi
concreti per occupazione ed intero indotto. Insieme al Governo
nazionale abbiamo accompagnato il cambio di proprietà, cercando
di evitare assetti che non davano garanzie di rilancio e
prospettive occupazionali: anche grazie a questa azione siamo
arrivati all'acquisizione dell'Ast da parte di un solido Gruppo
italiano, Arvedi, che ha subito e con grande correttezza stretto
contatti con le Istituzioni locali, predisponendo rapidamente un
Piano industriale credibile ed ambizioso e dando luogo a primi
immediati investimenti e riorganizzazione, nella salvaguardia
dell'occupazione. Ricetta che ha dato immediatamente stabilità
all'Azienda".
"Insieme al Governo nazionale ed alla nuova proprietà -
ricorda ancora la presidente - abbiamo individuato in un Accordo
di programma lo strumento giusto per coniugare gli
indispensabili ed ingentissimi investimenti privati, con le
necessarie risorse pubbliche ed altre condizioni abilitanti di
supporto, nell'ottica della piena realizzazione di quel Piano
industriale che consentisse stabile ed ulteriore rilancio e
sviluppo occupazionale. L'Accordo in questione prevede oltre un
miliardo di euro di investimenti, di cui circa 300 milioni con
fondi pubblici ed il resto a carico della stessa nuova
proprietà. L'impegno della Regione non si è esaurito qui,
infatti abbiamo provveduto anche a facilitare le condizioni
infrastrutturali con il finanziamento della bretella
Staino-Prisciano, ed i miglioramenti continui della
Orte-Civitavecchia, strategica per l'Ast. Io stessa poi ho
chiesto ad Arvedi, in appositi tavoli di confronto, che anche le
aziende locali competitive potessero recitare un ruolo
importante nel piano industriale in corso perseguito proprio da
Arvedi, Gruppo che ringrazio per il leale e continuo confronto,
per il lavoro svolto e per gli investimenti già messi in essere
e che avverranno in Azienda ed anche per quelli di
responsabilità sociale nei confronti del territorio che
arriveranno con modalità già definite, così come ringrazio le
forze sindacali per il lavoro ed il senso di responsabilità
dimostrati in questi anni".
"Per ciò che concerne, infine, la discarica - sottolinea
ancora Donatella Tesi - abbiamo vigilato sull'accordo tra le
parti interessate, che dovrà soddisfare anche quelle condizioni
di sostenibilità ambientale che per me, nell'intero Piano,
vengono al pari di quelle di sviluppo industriale ed
occupazionale. Tutto questo lungo e complesso lavoro ha fatto sì
che nonostante l'inflazione, il caro energia, e la crisi del
mercato, la nuova AAst, abbia retto il mercato e, a differenza
del passato, non vi siano state crisi. L'ultimo miglio
dell'Accordo di programma - che la Regione per parte propria
ritiene da tempo sottoscrivibile registrando comunque gli
investimenti già iniziati da parte dell'Azienda - è
rappresentato dal costo dell'energia, problema strutturale,
comune in Italia a tutte le aziende energivore che sono alle
prese con costi superiori al resto d'Europa. Anche in questa
direzione, nonostante il nostro ruolo istituzionalmente e
funzionalmente limitato in materia, ci siamo attivati con Enel
per far sì che le parti potessero raggiungere il miglior accordo
possibile. Oltre questo, abbiamo sollecitato la soluzione di un
problema strutturale e nazionale di un comparto di aziende, tra
l'altro acuito a Terni decenni fa con la vicenda degli espropri,
che ha visto la creazione di un tavolo nazionale tra le parti ed
i vertici del Governo, che è ancora al lavoro".
"Alla luce di tutto ciò - sottolinea la presidente - mi
sembra fuori luogo parlare di disinteresse da parte della
politica regionale, quando invece questo è uno dei dossier più
complessi che ho ereditato e per questo curato personalmente
come tutti possono testimoniare. Invito, pertanto,
Confartigianato ad informarsi meglio sui fatti prima di
esprimersi con affermazioni paradossali ed in tal senso
ribadisco la mia più totale disponibilità al fine di fornire
dettagliatamente tutto il percorso e i risultati in esso
ottenuti, nonché le future evoluzioni, a Confartigianato e a
quanti ne sentissero il bisogno". (ANSA).
Tesei, è continuo il mio impegno diretto per rilancio dell'Ast
'Stupisce Confartigianato che parla di disinteresse'