Umbria

Coletto, sta andando bene la gestione delle liste di attesa

'Parecchio è stato recuperato' dice l'assessore regionale

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 17 SET - In Umbria "sta andando bene" la gestione delle liste di attesa e "parecchio è stato recuperato".
    Lo ha detto l'assessore regionale alla sanità, Luca Coletto, parlando con i giornalisti prima della conferenza stampa che si è tenuta a Perugia per presentare il rapporto sulle attività dell'azienda ospedaliera del capoluogo umbro e del servizio di elisoccorso regionale. "Io faccio sempre un confronto - ha detto Coletto -: qualche tempo fa l'assessore della Lombardia ha dichiarato di avere 8 milioni di prestazioni in lista di attesa che, rispetto ai 10 milioni di abitanti, è uno 0,8 per cento.
    L'Umbria, con 850 mila abitanti, ne ha circa 44 mila che è lo 0,08 per cento. Quindi direi che non siamo messi male".
    L'assessore ha ricordato che "due anni e mezzo di fermo assoluto dovuto al Covid e al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, durante i quali non si è potuto visitare, erogare prestazioni, non si sono potute fare tante cose, hanno sicuramente limitato di molto".
    "Recuperare, con le stesse forze - ha proseguito - anzi, con medici in meno che nel frattempo sono andati in pensione, due anni e mezzo di pazienti che sono stati messi da parte non è una impresa semplice. Con i decreti che sono susseguiti e avvalendoci anche dei privati convenzionati stiamo dando delle grandi risposte. Se noi andiamo a vedere i dati del 2017 e del 2018 per fare una mammografia si aspettavano due anni, ora la situazione è migliorata, giustamente, e stiamo lavorando per migliorarla ulteriormente".
    Facendo una sorta di bilancio della sua attività di governo Coletto ha detto che quando, ad inizio legislatura, arrivò in Umbria da sottosegretario "i numeri che apparivano sembravano molto chiari ma, una volta aperto il libro si sono trovate tante criticità".
    "Abbiamo fatto parecchie delibere per l'efficentamento e riusciremo a dare risposte importanti attraverso la legge che andrà in Consiglio a breve, il famoso Omnibus - ha spiegato Coletto - dove fonderemo l'ospedale di Narni a quello di Terni e Pantalla con Perugia. Quando arrivai trovai le barelle nei corridoi dell'ospedale di Terni. Con la soluzione dell'abbinamento di Narni con Terni le barelle sono sparite e questo perché i Dea di secondo livello devono fare alta specialità, non devono fare bassa specialità. In azienda ospedaliera ci va la fase acuta importante, mentre negli ospedali normali, nel primo livello e negli ospedali di base, ci vanno patologie a bassa intensità. Questo per quanto mi riguarda è stato un lavoro lungo che abbiamo fatto, siamo arrivati al capolinea e stiamo ottenendo risultati".
    Coletto ha poi ribadito che "nel piano che purtroppo non è stato portato avanti c'era anche un importante razionalizzazione dei distretti" che "è una diminuzione soltanto dal punto di vista amministrativo o, meglio ancora, del dirigente" e che "non significa chiudere ambulatori, diminuire le prestazioni e dare meno riscontro a quelle che sono le necessità territoriali".
    "Quella della razionalizzazione credo che sia una operazione importante da fare - ha affermato l'assessore -, non viene tolto niente al territorio anzi, abbiamo maggiori risorse da destinargli, per assumere più medici, più infermieri perchè il problema che avremo nel prossimo futuro saranno gli anziani e gli anziani hanno bisogno di essere curati a casa perché spesso volentieri le loro patologie non sono in fase acuta ma possono essere curate con assistenza domiciliare. L'Umbria è stata la regione che ha incrementato di più a livello nazionale le prestazioni della assistenza domiciliare ed è stato un grande risultato". (ANSA).
   

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