Umbria

Bene l'Umbria su abbandono scolastico e Neet

Illustrato il report della Regione sui giovani

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 01 OTT - Il resoconto delle azioni programmate e attuate dall'Assessorato regionale all'Istruzione a sostegno del diritto allo studio è stato intrecciato anche con il report "I giovani in Umbria", per una fotografia sui giovani umbri da zero a 34 anni.
    "Una base conoscitiva per analizzare le caratteristiche socio-demografiche dei giovani zero-34, per fornire una lettura e analisi aggiornata su un segmento di grande importanza della popolazione, e per poi agire di conseguenza in maniera mirata con le politiche necessarie" è stato affermato durante l'illustrazione del report di approfondimento realizzato dal servizio trasparenza, anticorruzione, privacy e ufficio regionale di statistica.
    "Voglio partire da due dati che dimostrano l'efficacia delle misure che sono state messe in campo in questi cinque anni" ha detto l'assessore regionale all'Istruzione Paola Agabiti per poi aggiungere: "Il primo è l'abbandono scolastico. Secondo i dati della Cgia di Mestre la nostra è la regione con la percentuale più bassa di abbandono scolastico, a fronte di oltre il 10% della media nazionale, il tasso di abbandono in Umbria oggi è del 5.6%. Per l'Umbria quindi un primato a livello nazionale. Il secondo dato da sottolineare è quello relativo ai Neet (giovani tra i 15 e i 34 anni che non lavorano e non studiano). Anche in questo caso, a fronte della media italiana del 18%, in Umbria oggi la percentuale è del 12.3%. Nel 2019 in Umbria era del 16.4%, con una diminuzione in cinque anni, di oltre il 4%".
    A presentare il report sono state la responsabile del Servizio, Mirella Castrichini, e la funzionaria Meri Ripalvella.
    "Lo studio - ha reso noto la dirigente Castrichini - fornisce una lettura integrata ed un'analisi delle informazioni disponibili per un importante segmento di popolazione che è quello dei giovani umbri di età compresa tra zero e 34 anni che, al primo gennaio 2024, tra zero e 34 anni sono oltre 260mila (261.527 unità) e rappresentano il 30,6% della popolazione. Una fascia di popolazione quella dei giovani, centrale nei processi di ricambio e di innovazione. Un particolare rilevante è che lo studio parte da una lettura delle diversità territoriali della nostra regione, caratterizzandosi come uno strumento di supporto per attuare politiche su misura, perché Norcia è diversa da Orvieto, Perugia è diversa da Terni, e così via".
    L'ampia raccolta di dati, oltre a quantificare numericamente i giovani umbri (nel passato, nel presente e nel futuro), consente di individuarne le principali caratteristiche socio-demografiche offrendo informazioni oggettive su cui basare le decisioni. "Conoscere i dati, infatti, è fondamentale per prendere decisioni informate e per individuare tendenze e modelli o cambiamenti nel tempo" è stato infine sottolineato.
    (ANSA).
   

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