(ANSA) - PERUGIA, 29 OTT - Emanuele Aldrovandi con "Il nostro
grande niente", Einaudi Stile Libero Big, è il vincitore della
settima edizione del premio opera prima Severino Cesari. La
cerimonia di premiazione degli esordienti finalisti si è tenuta
a Perugia nella giornata di chiusura di Umbrialibri 2024. Oltre
ad Aldrovandi primo classificato, al secondo posto è stato
scelto Emanuele Galesi con "Sei tu il figlio", Edizioni Piemme,
mentre il terzo posto è stato assegnato a Roberta Recchia con
"Tutta la vita che resta", Rizzoli.
La giuria, presieduta Simona Vinci che è intervenuta a
distanza perché bloccata nella sua casa di Budrio a seguito
dell'alluvione - spiega Palazzo Donini in un comunicato -, era
composta da Daria Bignardi, Giovanni Dozzini, Luca Gatti,
Antonella Lattanzi, Gabriella Mecucci, Francesca Montesperelli,
Giacomo Papi e Michele Rossi.
Nel corso della cerimonia di premiazione alla quale erano
presenti Antonella Pinna, dirigente del Servizio Cultura della
Regione Umbria, Emanuela Turchetti per l'associazione culturale
"Severino Cesari" e Giovanni Dozzini in rappresentanza della
Giuria, gli scrittori finalisti si sono fatti conoscere
rispondendo alle domande dei giurati Francesca Montesperelli e
Luca Gatti di Bianca Maria Ragni, responsabile della
programmazione del Teatro Stabile dell'Umbria, nonché di tre
giovani studenti del Liceo "Italo Calvino" di Città della Pieve,
accompagnati dalla loro insegnante Alessandra Capponi. Il
pubblico ha avuto così la possibilità di addentrarsi nelle
atmosfere delle vicende narrate nei romanzi premiati, anche
grazie alle letture di Irma Ciaramella, affermata attrice e
regista.
In un videomessaggio Giacomo Papi, membro della giuria e
direttore del Laboratorio della Fondazione Arnoldo e Alberto
Mondadori di Milano, ha annunciato l'acquisizione da parte della
Fondazione dell'Archivio Severino Cesari, già dichiarato nel
dicembre del 2023 di "interesse storico particolarmente
importante" con decreto della Soprintendenza archivistica e
bibliografica del Lazio.
Il "Severino Cesari" premia ogni anno le opere edite di
esordienti e l'ottava edizione si avvierà a marzo 2025 con la
pubblicazione del bando. Queste le motivazioni dei premi, a
partire dalla terza classificata Roberta Recchia, che ha scritto
un romanzo ambientato nella Roma degli anni Cinquanta e Ottanta:
'Tutta la vita che resta' parla di amore e di dolore con un
ritmo incalzante, in cui si incrociano il thriller, il rosa e il
romanzo di formazione, un mix che lo fa leggere tutto d'un
fiato. Il secondo classificato, Emanuele Galesi, dimostra di
credere in via assoluta al potere "curativo" della letteratura:
non c'è salvezza, forse, ma c'è l'elaborazione di sofferenze
esistenziali che non possono essere altrimenti espresse e
condivise. "Sei tu il figlio" narra una vicenda ispirata da una
storia vera, una sorta di autobiografia mascherata e combinata
sapientemente con elementi di fiction.
Infine, il vincitore Emanuele Aldrovandi ci restituisce un
romanzo di parole scolpite che racconta con pudore e senso di
sfida una storia d'amore: il protagonista osserva lo scorrere
della vita della fidanzata da una distanza incolmabile, quella
della propria morte. "Il nostro grande niente" scava nel dubbio
fino a incontrare la falda feroce e prorompente della
disillusione, ma lo fa con 'leggerezza' e con la maestria di chi
sa rappresentare la vita (e oltre), essendo l'autore stesso un
drammaturgo, sceneggiatore e regista. (ANSA).
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