Umbria

Barcaioli, al lavoro per il diritto allo studio in Umbria

Approvato il Piano regionale dell'offerta formativa

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 30 DIC - "Appena insediati ci siamo trovati di fronte a una sfida che non potevamo ignorare: salvaguardare il futuro della scuola in Umbria. Il dimensionamento scolastico, previsto dalle misure del Governo Meloni e trascurato dalla precedente amministrazione, rischiava di infliggere un duro colpo al nostro sistema educativo, con accorpamenti forzati e tagli al personale. Una minaccia concreta che avrebbe messo a rischio il diritto allo studio, in particolare nelle aree più fragili della nostra regione, e che avrebbe potuto persino portare al commissariamento. Abbiamo lavorato intensamente per scongiurare questo scenario": lo ha dichiarato Fabio Barcaioli, assessore all'Istruzione della Regione Umbria.
    L'assessore ha reso noto che con la delibera adottata nella seduta odierna della Giunta regionale (dgr 1279/2024), si è proceduto ad approvare il Piano regionale dell'offerta formativa in Umbria anno scolastico 2025/2026, nonché le proposte di dimensionamento della rete scolastica regionale che non incidono sulla riduzione del contingente di dirigenti scolastici e direttori per i servizi generali e amministrativi, in attuazione del decreto del ministro dell'Istruzione e del merito, di concerto con il ministro dell'Economia e delle finanze (30 giugno 2023, n. 127).
    Grazie inoltre, al lavoro svolto dall'assessore - si legge in un comunicato della Regione - si è potuto approvare la riduzione di una sola autonomia scolastica, in luogo delle tre previste in attuazione del decreto del ministro dell'Istruzione e del merito, di concerto con il ministro dell'Economia e delle finanze e, dato lo scostamento rilevato tra le stime effettuate dal ministero dell'Istruzione e del merito e il numero effettivo di studenti iscritti, si è potuto richiedere al ministero dell'Istruzione e del merito l'aggiornamento del numero di autonomie scolastiche effettivamente attribuibili alla Regione Umbria.
    "Ci siamo mossi immediatamente - ha proseguito Barcaioli - abbiamo avviato una verifica puntuale sui dati ministeriali, seguendo l'esempio di altre regioni che hanno già contestato con successo i criteri adottati. Ma il nostro impegno è andato oltre, abbiamo dialogato con sindacati, associazioni di genitori e l'Ufficio scolastico regionale per costruire insieme una risposta solida e condivisa, nonostante i tempi strettissimi.
    Crediamo che un confronto aperto e costruttivo sia la strada giusta per difendere i diritti dei nostri studenti e lavoratori".
    "Per noi - ha concluso l'assessore - la scuola è molto più di un numero in bilancio, è la forza di una comunità che non accetta di essere lasciata indietro, è la garanzia di pari opportunità per ogni bambina e bambino, è l'investimento più importante che possiamo fare per il futuro dell'Umbria. Non ci fermeremo. Difenderemo le nostre scuole, il lavoro di chi le anima ogni giorno e il diritto di ogni studente a crescere in una realtà che non rinuncia alla qualità e all'inclusione".
    (ANSA).
   

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