(ANSA) - TERNI, 10 AGO - All'ospedale di Terni è nato
Lucignolo, un servizio integrato di accoglienza, consulenza e
gestione dei giovani in difficoltà psicofisica, promosso dalla
collaborazione tra la struttura complessa di pronto soccorso
(Osservazione breve intensiva) e il servizio di psicologia
ospedaliera, diretti rispettivamente da Giorgio Parisi e David
Lazzari.
Sensibilizzati dai recenti avvenimenti che hanno coinvolto i
giovani del territorio ternano e forti della consolidata
esperienza maturata nell'ambito della delicata gestione delle
donne vittime di violenza e dell'emergenza Covid-19, i due
servizi - spiega l'Azienda ospedaliera - hanno deciso di
rivolgersi a minori trattati in pronto soccorso in tutte le
situazioni di emergenza/urgenza in cui viene sospettato un
disagio psicosociale: intossicazione o abuso di sostanze ed
alcol, sospetto disturbo del comportamento alimentare, sospetto
o conclamato gesto autolesionistico, sospetto o conclamato abuso
o violenza, sospetta sindrome di Hikikomori.
"E' importante che la comunità comprenda che il pronto
soccorso e il centro d'ascolto psicologico - spiega Parisi -,
sono spazi di informazione e consulenza affidabili e riservati.
I giovani devono sapere che in qualsiasi tipo di difficoltà
psicofisica 'acuta' si trovino non devono avere paura a
rivolgersi a noi. E ci impegneremo a veicolare questo messaggio
tramite social, mezzi di informazione, centri di aggregazione,
scuole, centri sportivi e oratori".
"Il progetto - commenta Lazzari - affronta alcuni aspetti e
situazioni a rischio della vita giovanile: una falsa
interpretazione della realtà, la ricerca di un'alternativa più
semplice ma anche illusoria per la risoluzione dei problemi
della quotidianità, un falso amico, un falso confidente che
suggerisce uno stile di vita fuori dalle righe con una
connotazione di trasgressione apparentemente in piena
sicurezza".
In una sede 'senza manette e senza sirene' e in perfetta
riservatezza possono essere forniti orientamenti e suggerimenti
utili nell'interesse di tutta la famiglia. La compilazione del
referto all'autorità giudiziaria - è stato spiegato - va
riservata ai casi in cui ricorrano circostanze riferibili a
situazioni di disagio personale o familiare tali da legittimare
approfondimenti a tutela del minore e della famiglia stessa
sotto il profilo sia penale sia civile. (ANSA).
In ospedale Terni Lucignolo per giovani
Servizio accoglienza per quelli in difficoltà