Umbria

In Umbria crescono aggressioni a personale pronto soccorso

Assessore incontra direttori per 'frenare episodi preoccupanti'

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 18 GEN - La Regione Umbria è vicina ai medici e agli operatori dei pronto soccorso vittime, in particolare nei giorni festivi, di episodi di violenza in particolare verbale che risultano in aumento. Per questo l'assessore alla Salute Luca Coletto ha incontrato i direttori dei reparti attivi sul territorio.
    "Credo sia opportuno avviare un confronto che porti a promuovere azioni utili a frenare episodi che incominciano ad essere preoccupanti - ha detto - e rendono difficoltosa l'attività lavorativa dei medici e dei professionisti e operatori che, a vario titolo, operano nei pronto soccorso della regione".
    "Gli ultimi episodi di violenza a danno di un operatore sanitario - ha sottolineato Coletto, secondo quanto riferisce la Regione in un comunicato - ci devono ancor di più far riflettere su quanto queste figure professionali vadano tutelate e, per certi versi, incoraggiate. A tal fine è necessario che il lavoro si svolga in un contesto che non genera ulteriori tensioni".
    Dopo avere ricordato che la Regione Umbria ha già redatto delle 'Linee di indirizzo per la prevenzione, la segnalazione e gestione degli episodi di violenza a danno dell'operatore sanitario' e che è stata organizzata in collaborazione con la Scuola di amministrazione pubblica di Villa Umbra, una giornata di sensibilizzazione e anche di ascolto degli operatori che hanno vissuto momenti di violenza durante l'attività lavorativa, l'assessore ha detto ai medici che valuterà "varie soluzioni per far sì che possiate lavorare con più serenità, soprattutto in quelle fasce orarie e giornate, in particolare festivi, in cui si registra maggiore affluenza di pazienti".
    Dall'incontro è emerso che nell'ambito sanitario le aggressioni durante l'attività lavorativa, in particolare verbali, rappresentano una problematica in incremento - spiega ancora la Regione - e che, spesso, i pazienti arrivano già esasperati al pronto soccorso, mentre il personale più esposto risulterebbe quello che opera al triage. E anche se il fenomeno è spesso sottostimato, ormai è stata raggiunta la consapevolezza che gli episodi per essere arginati, debbano essere denunciati.
    (ANSA).
   

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