(ANSA) - PERUGIA, 1 APR - Sono stati consegnati, in alcuni
comuni umbri capofila di Zona sociale, i primi marchi "Umbria No
Slot", voluti dalla Regione Umbria per esercizi commerciali e
centri aggregativi liberi da apparecchi per il gioco d'azzardo.
A Narni la cerimonia è stata presieduta dall'assessore regionale
alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare, Luca Barberini,
che ha assegnato lo speciale logo ad alcuni locali che hanno
scelto di non installare o di rimuovere slot machine e altre
tipologie di gioco d'azzardo, insieme al sindaco della città e
presidente di Anci Umbria, Francesco De Rebotti.
"È motivo di orgoglio - ha evidenziato Barberini - sapere che in
Umbria ci sono tanti operatori commerciali che rinunciano a
introiti importanti per dare un segnale chiaro contro la
ludopatia e contribuire a sensibilizzare la popolazione,
rispetto ai rischi legati al gioco d'azzardo, che molto spesso
diventa patologico".
"Significativa, a tale proposito - ha continuato Barberini - la
testimonianza di uno storico commerciante di Narni, che ha
riferito di aver rimosso le slot dal suo bar perché non riusciva
a sopportare il fatto che decine e decine di persone di ogni età
e classe sociale, ma soprattutto anziani e persone con disagio
economico, si rovinassero la vita con il gioco d'azzardo".
"Il marchio 'Umbria No Slot' - ha spiegato Barberini - è stato
realizzato nell'ambito della campagna di comunicazione regionale
per la prevenzione e il contrasto del gioco d'azzardo. L'idea è
quella di promuovere una cultura tesa alla limitazione di un
fenomeno sempre più diffuso e trasversale, che rischia di
diventare patologico con conseguenze pesanti sul piano sociale e
sanitario. Per comprenderne l'entità, basta una semplice
comparazione: in un anno, solo nel gioco fisico come slot
machine, gratta e vinci, scommesse e simili, in Umbria sono
stati bruciati 1 miliardo e 77 milioni di euro, una cifra molto
simile a quella del Fondo sanitario regionale, che ammonta a
circa 1 miliardo e 650 milioni di euro per garantire servizi
sanitari e assistenza a tutti i cittadini umbri".
Per contrastare il gioco d'azzardo patologico, la Regione Umbria
ha promosso diverse iniziative tra cui l'apertura di tre Centri
specifici per il trattamento sociosanitario dei giocatori
patologici a Perugia, Foligno e Terni ed è in corso di
attivazione una quarta realtà a Città di Castello. È stato anche
attivato numero verde regionale (800 410 902), per informazioni
e richieste di aiuto, sono state promosse azioni mirate a
contenere e regolamentare l'offerta, realizzati corsi di
formazione obbligatoria per addetti alle sale da gioco, attivate
iniziative per sensibilizzare i cittadini sui rischi legati al
gioco d'azzardo, tra cui una campagna di comunicazione
regionale, che appunto include il marchio "Umbria No Slot".
(ANSA).
Consegnati primi marchi "Umbria no slot"
Voluti dalla Regione per esercizi commerciali senza slot machine