Umbria

Pozzo sotto controllo,annuncia assessore

"Caso definito e circoscritto" spiega Coletto

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 1 APR - "La situazione a Pozzo è sotto controllo. E' un caso ben definito e circoscritto, sono stati fatti dei campionamenti e i primi risultati dicono che, su 200 persone sottoposte a screening, ne abbiamo trovate quattro positive e, di queste, solo una era sintomatica, le altre erano perfettamente asintomatiche. Stanno bene": lo ha detto all'ANSA l'assessore alla Sanità della Regione dell'Umbria, Luca Coletto.
    "Abbiamo fatto bene a chiudere la frazione - ha sostenuto Coletto -, non per sfiducia nei confronti dei cittadini ma per necessità di confinare e vedere l'evoluzione dell'infezione e, se mai ci fosse, definire il numero degli infetti. Abbiamo visto cosa è stato fatto a Vo' e da altri governatori in situazioni del genere. Se non si fa così non si riesce a portare a casa il risultato e credo che l'obiettivo principale degli italiani e degli umbri sia innanzitutto star bene ed evitare che l'infezione continui a girare e a limitare la libertà delle persone. Sappiamo bene che chi prima guarisce prima riparte e prima si sta meglio".
    L'assessore si è poi soffermato sull'utilizzo dei test rapidi. "Li stiamo testando - dice -, questa è una sperimentazione che deve essere affiancata necessariamente ai tamponi per ulteriore verifica. Diciamo che al momento sta dando buoni risultati. Sono test immunologici che reagiscono in 15 minuti. Sono stati definiti dei criteri per il loro impiego che sono, innanzitutto, proteggere per essere protetti. Tutte le strutture, il personale sanitario, deve essere sottoposto a screening, a turno, con determinate cadenze. C'è poi il personale sanitario delle case di riposo, la polizia penitenziaria, tutte le forze dell'ordine, i supermercati, le farmacie. Ci sono delle priorità e poi, via via, si può pensare di scendere. Si può pensare di estenderli ma in questo momento dobbiamo correre ai ripari e cercare di ottenere il massimo risultato. Dobbiamo monitorare con attenzione quelli che potrebbero essere dei bypass per le infezioni, sicuramente in maniera assolutamente involontaria e ancora più involontaria se questi sono portatori sani. Non ha senso farlo a casaccio. Ha invece senso - conclude Coletto - partire da chi è a rischio, da chi può essere messo a rischio". (ANSA).
   

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