(di Gianluigi Basilietti)
(ANSA) - MUCCIA, 26 OTT - "Il contributo di autonoma
sistemazione in alcuni casi è stato un deterrente per la
presentazione veloce dei progetti e c'è anche chi preferisce
restare nelle casette Sae piuttosto che tornare nelle proprie
abitazioni. La ricostruzione post terremoto è rallentata anche
da queste situazioni": a sottolinearlo è il sindaco di Muccia
(Macerata), Mario Baroni.
Lo fa parlando con l'ANSA dal centro storico, ancora
distrutto, nel giorno del settimo anniversario delle scosse, una
alle 19:11 con magnitudo 5.4 e la seconda alle 21:18 con
magnitudo 5.9, con epicentro nell'entroterra maceratese, che di
fatto provocarono i danni maggiori al piccolo borgo marchigiano.
Scosse che seguivano il terremoto del 24 agosto, che devastò
Amatrice e Arquata del Tronto. Poi arrivò quella del 30 ottobre
(magnitudo 6.5) che mise in ginocchio il Centro Italia.
"So che qualcuno non gradirà le mie parole, ma è la realtà
dei fatti che alcune famiglie preferisco incassare il Cas e
rinviare la presentazione dei progetti di ricostruzione delle
proprie case, e questo a mio avviso deve finire, dobbiamo far
rinascere i nostri borghi", aggiunge Baroni. "E vale anche per
le casette - prosegue - Qui ne abbiamo 164, alcuni non hanno
nessuna intenzione di lasciarle, se non altro perché sono
comode, facilmente accessibili e ci si vive con una spesa minima
di luce e gas".
Dopo sette anni la maggiore preoccupazione del sindaco è che
il paese perda ancora abitanti: "Ad oggi siamo 810 residenti, un
centinaio se ne sono già andati, ma se non ricostruiamo presto
temo che altri non torneranno qui". Sul fronte della
ricostruzione privata a Muccia sono stati presentati solo il 35%
dei progetti su 850 edifici danneggiati, mentre le opere già
terminate sono circa il 15%. "Siamo, invece, in attesa delle
ordinanze speciali per gli edifici pubblici, come il municipio,
il palazzo Camillo Paparelli e il Lami", spiega Baroni. Che
aggiunge: "Sono in fase di progettazione il teatro e il palazzo
Spinabello".
Alla domanda se in questi sette anni si sia mai sentito
abbandonato, il sindaco fa notare che "da parte delle
istituzioni c'è sempre stata vicinanza e massima collaborazione,
ma di certo il terremoto di Muccia, nella narrazione, è passato
quasi sempre in secondo piano". Infine, uno sguardo al futuro:
"Sono certo che riusciremo a ricostruire il nostro paese, ma
serviranno, intanto, interventi più perentori che spingano i
cittadini a presentare i progetti per recuperare le proprie case
e anche azioni mirate per invogliare la gente tornare a vivere
in questi luoghi", conclude Baroni. (ANSA).
Terremoto: sindaco di Muccia, Cas e Sae rallentano ricostruzione
'Il nostro terremoto dimenticato, temo lo spopolamento'