(ANSA) - PERUGIA, 10 LUG - Chiuso il primo fine settimana di
concerti ad Umbria Jazz, per l'avvio dell'edizione del
cinquantesimo anniversario, ad emergere è già un primo positivo
bilancio. Musicale e non solo.
L'Arena Santa Giuliana, quella dei grandi eventi di jazz ma
non solo, ha visto andare in scena domenica sera anche un altro
ottantenne con ancora energia da vendere. Il pubblico è stato
infatti affascinato dal viaggio nell'iperspazio jazz di Herbie
Hancock sostenuto da musicisti straordinari.
E poi il solito "grammelot" musicale della stella Stefano
Bollani, una sicurezza. Ma anche le colonne sonore dei film di
Clint Eastwood ad opera del figlio Kyle con il suo quintetto ed
insieme alla Umbria Jazz Orchestra e agli archi dell'Orchestra
da Camera di Perugia.
Inoltre a colpire, prima di Hancock, è stata la voce di Somi
e la sua via all'afro-jazz-soul che getta un magnifico ponte tra
le radici africane e la scena jazz.
Africa e jazz che si sono incontrati anche grazie al pianista
sudafricano Nduduzo Makhathini, una vera rivelazione, che nel
suo piano solo è riuscito a collegare musica e pratiche rituali
riuscendo ad evocare il modo in cui il popolo africano danza e
canta.
Nel suo caso l'esibizione è stata alla Sala Podiani della
Galleria Nazionale dell'Umbria dove c'è un festival nel
festival, e dove sono attesi ancora, tra gli altri, il trio di
Brandee Younger, che suona l'arpa classica, strumento raro nel
jazz (10 luglio), e la solo performance di Marc Ribot, uno dei
più creativi chitarristi al mondo (15 luglio).
Pubblico numeroso anche qua, così come in una Arena Santa
Giuliana sempre calda con oltre 12mila presenze in tre giorni ma
che ora è pronta con una bella sequenza di nuove star che parte
con il pop elegante e leggero di Mika in programma questa sera,
lunedì 10.
Artista che torna ad Umbria Jazz proprio a sette anni di
distanza precisi dalla precedente esibizione del 10 luglio 2016.
Arena che offre anche star del jazz come Brad Mehldau in trio e
Branford Marsalis con il quartetto (11 luglio), ma pure la
ricerca delle radici della musica popolare americana di Rhiannon
Giddens in duo con Francesco Turrisi anticipata dall'energia
multiculturale di Snarky Puppy (12 luglio), il genio musicale di
Ben Harper con i suoi The Innocent Criminals (13 luglio),
l'attesa rilettura orchestrale (con Umbria Jazz Orchestra e
Orchestra da Camera di Perugia) delle canzoni dei Police come la
vede Stewart Copeland (14 luglio), la canzone d'autore più
sofisticata di Paolo Conte (15 luglio) e il rock/blues del
maestro della chitarra Joe Bonamassa (16 luglio).
Il festival del jazz, anche italiano, è pure quello che va in
scena al Teatro Morlacchi. Dopo Mauro Ottolini con la sua
Orchestra Ottovolante che ha riletto le canzoni italiane degli
anni d'oro, e Paolo Fresu con il progetto "Ferlinghetti" sulla
Beat Generation, domani è atteso Gianluca Petrella con la Cosmic
Renaissance.
Petrella, un artista il cui talento gode ormai, e da tempo, di
un condiviso riconoscimento internazionale, è considerato uno
dei maggiori trombonisti al mondo. Per questo motivo sarà lui a
ricevere quest'anno il Premio "Ambasciatori dell'Umbria nel
mondo" che la Fondazione Perugia consegna ogni anno durante il
festival.
La consegna del premio avverrà proprio in occasione del
concerto dell'artista alle ore 17 al Teatro Morlacchi.
Tanta gente, da venerdì a domenica, si è riversata anche
nelle piazze della città dove sono di scena i concerti gratuiti,
soprattutto in piazza IV Novembre e ai Giardini Carducci, con i
generi più popolari, dallo swing al blues, dal soul al funky.
Proseguiranno poi fino al 16 luglio gli appuntamenti targati
"Uj4kids", con la consueta striscia quotidiana di iniziative
(laboratori, didattica, intrattenimento) riservate ai
giovanissimi. Un vero successo anche quest'anno, con la
Fondazione Umbria Jazz che ha rafforzato per il quinto anno
consecutivo la collaborazione con Enti locali, Istituzioni
scolastiche pubbliche e scuole di musica private del territorio,
per avvicinare i ragazzi al fascino della musica improvvisata.
(ANSA).
Parte bene la 50/a edizione di Umbria jazz
Dopo Bob Dylan, Hancock e Bollani. Arriva anche Mika