Umbria

Alleanza per la Vittoria, proliferano atti Comune Perugia

'Tentano di fare ciò che dovevano in dieci anni'

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 30 MAG - "In questi ultimi giorni di campagna elettorale, per altro in pieno regime di ordinaria amministrazione, assistiamo sbigottiti ad un proliferare di atti promossi dall'amministrazione comunale uscente. Il centro destra, oggi destra centro, sta evidentemente tentando, a dieci giorni dal voto, di fare ciò che avrebbe dovuto fare in dieci anni. O quanto meno, provano a dare l'impressione di occuparsi di alcuni temi rilevanti quando è del tutto evidente che lo fanno solo per captatio benevolentiae": è la posizione della coalizione Alleanza per la Vittoria. "In particolare - spiega in una nota -, ci riferiamo alla presunta delibera resa nota dallo stesso Romizi tramite social, riguardante l'adeguamento economico che l'amministrazione avrebbe riconosciuto ai lavoratori impiegati nel settore servizi comunali in conseguenza del rinnovo del contratto nazionale relativo alla cooperazione sociale. A ben guardare, tale provvedimento risulta essere un mero atto generico di indirizzo, che rimanda ad un tavolo di concertazione tra comune, regione e Anci e non certo un provvedimento attuativo ed efficace sotto il profilo normativo.
    Con lo stesso si dà mandato agli uffici comunali di verificare le opportune coperture finanziare per ottemperare ad un futuro adeguamento delle tariffe sulla base dei nuovi tabellari di settore.
    È' del tutto evidente che questo genere di annunci utilizzati a fini propagandistici non dà alcuna certezza rispetto a quanto il mondo del terzo settore sta chiedendo legittimamente da mesi.
    Per altro che si diffondano certe notizie sotto l'egida di una lista elettorale, così come è stato fatto dal sindaco Romizi e dal vonsigliere Andrea Fora, dà la misura del disperato bisogno di intercettare elettoralmente certi mondi".
    Per la coalizione Alleanza per la Vittoria "gli operatori del terzo settore si meritano innanzitutto rispetto, e il loro riconoscimento non passa da mere dichiarazioni di principio ma, al contrario, da un effettivo coinvolgimento in termini di co-progettazione e co-programmazione delle azioni da mettere in campo". "Non servono, tanto più in questo momento, promesse ammiccanti - si afferma ancora nella nota - ma impegni concreti come quella di applicare comunque ad ogni gara comunale di servizi o di lavoro il minimo di nove euro orario per ogni lavoratore impiegato". (ANSA).
   

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