(ANSA) - PERUGIA, 31 MAG - Michele Nannarone, candidato per
Fratelli d'Italia al Comune di Perugia, replica a Cesare Carini,
"Pensa Perugia", in merito alle posizioni di Vittoria
Ferdinandi. "Le parole da te utilizzate tentano di venire in
soccorso alla esigenza di riempire i vuoti silenziosi lasciati
da Ferdinandi sulle tematiche trattate" afferma in una nota.
"Sono certo - sostiene Nannarone - che non ti sfugga come il
dato riferito dal procuratore generale riguardi i fenomeni
criminali di tutta la Regione Umbria e non solo del territorio
di Perugia. Quindi anche le circoscrizioni di Terni e Spoleto e
i relativi territori in esse compresi. Mi rammarica dover
constatare che nel tuo intervento hai, al contrario, enfatizzato
degli elementi numerici che, ad una lettura eseguita da un
soggetto non esperto della materia, possono contribuire ad una
deformazione della realtà lasciando intendere che i reati
commessi si addensino unicamente sul territorio comunale di
Perugia.
Così non è, in quanto se anche volessimo, in ipotesi,
considerare la rappresentazione complessiva offerta dal
procuratore generale sarebbe stato opportuno, per una
informazione aderente alla realtà, precisare ai cittadini che i
dati numerici sugli illeciti commessi riguardavano territori
ulteriori e diversi dal Comune di Perugia e caratterizzati da
ampia estensione geografica e rilevante densità abitativa. Non è
casuale che lo stesso procuratore generale nella sua relazione
parli di condotte illecite consumate nel distretto (del suo
Ufficio) ribadendo (la precisione del termine è chiara) che la
ricognizione delle condotte illecite offerta durante
l'inaugurazione dell'anno giudiziario riguardano l'intero
territorio regionale e non il singolo Comune di Perugia. La mia
non vuole essere una polemica sterile nei tuoi confronti ma
avverto il bisogno di ricordarti che sarebbe stato opportuno e
doveroso analizzare i dati offerti dal servizio analisi
criminale del Ministero dell'interno dai quali si evince che
nella Provincia di Perugia (e non già nel solo Comune di Perugia
ma anche in quelli ad esempio di Gubbio, Castello, Foligno, Lago
Trasimeno, Assisano….) l'andamento generale della delittuosità è
passato da 29.189 reati nel 2013 a 21.295 del 2023; analogamente
gli omicidi hanno subito un vistosissimo decremento calando da 8
casi del 2013 a 1 nel 2022, le rapine da 277 del 2013 a 138 nel
2022, i furti da 14.985 nel 2013 a 7505 nel 2022. Non può
sfuggirtti, dunque, che la eloquenza dei dati numerici che ho
richiamato provenendo da una fonte primaria (Ministero Interno)
smentiscono il tuo ragionamento.
Concludo sul punto con una affermazione. Dai dati del Gabinetto
del Ministro (Ufficio secondo ordine e sicurezza pubblica)
emerge che gli episodi di maggior rilievo verificatisi nell'anno
2023 (e cioè una grave rapina consumata nell'ottobre 2023 e un
duplice tentato omicidio commesso del dicembre 2023) riguardano
comuni diversi da quello di Perugia. Con riferimento al tema del
Polo Giudiziario (presso l'ex carcere) e richiamando le
posizioni che ho espresso a proposito dell'assenza di un timore
effettivo e concreto di desertificazione (tra l'altro va
ricordato che la sede della Corte di Appello ed i relativi
uffici resteranno ubicati nel palazzo di Capitano del Popolo in
Piazza Matteotti) dimenticate di valutare che gli edifici e gli
spazi dell'ex carcere di Perugia costituendo proprietà del
Demanio vedono quest'ultimo svolgere un ruolo primario rispetto
al compimento dell'opera e alle determinazioni del Comune del
Perugia. Su questo aspetto non ho mai colto dalla dottoressa
Ferdinandi (neppure nel corso del suo intervento presso
l'Ordine) una informata posizione che considerasse, invece, le
devastanti conseguenze (per il tessuto socio economico
dell'Acropoli) collegate ad una dislocazione periferica degli
uffici giudiziari che, il dettaglio è abbastanza ovvio,
imponendo la realizzazione di nuove strutture comporterebbe un
inevitabile consumo di suolo. Al contrario la volontà di
ostacolare (o comunque rinviare) il miglioramento del servizio
Giustizia denuncia la mancanza di attenzione nei confronti del
problema, in quanto ognuno di noi sa che l'efficientamento del
sistema giudiziario costituendo uno degli indici principali di
affidabilità interna ed internazionale dello Stato rappresenta,
a beneficio di questo, una occasione per attrarre investimenti
nella Repubblica Italiana e, perciò, nei territori compreso
Perugia. Sulla questione Tari evito ulteriori commenti visto il
preciso e puntuale intervento dell'assessore Bertinelli ben più
competente di me.
Non posso che ribadire il concetto da me già espresso in
precedenza:
meditate perugini su chi dovrà essere il vostro futuro sindaco.
Chi è dotato delle 4 'C' competenza capacità coraggio e coerenza
(e cioè Margherita Scoccia) o chi privo di alcun tipo di
esperienze e capacità specifica nella gestione della macchina
amministrativa pubblica dimostra approssimazione e
superficialità??
La risposta è evidente a tutti Margherita Scoccia". (ANSA).
Nannarone, vuoti silenziosi lasciati da Ferdinandi
Candidato FdI replica a quello di Pensa Perugia