(ANSA) - PERUGIA, 03 GIU - Una riorganizzazione interna "per
valorizzare il personale e rendere la macchina comunale più
efficiente verso l'esterno, nei servizi offerti a cittadini,
professionisti e imprese": questa una delle prime azioni al
centro del programma del candidato sindaco Massimo Monni
(Perugia Merita): "Ricordo che il Comune di Perugia è il
principale datore di lavoro della città - afferma Monni in una
nota - e deve dare il buon esempio".
Il primo passo consiste "nella nomina di un direttore
generale, un dirigente dei dirigenti che non coincida con il
segretario generale, come è avvenuto con la Giunta Romizi": "Per
un ente grande come quello di Perugia - evidenzia Monni - è
fondamentale che venga individuata una specifica figura di alto
profilo, che risponda tramite un rapporto fiduciario al sindaco
e alla giunta, con il compito di ottimizzare le azioni
dell'Ente, tradurle in obiettivi precisi e sfidanti, nonché di
monitorarne costantemente l'avanzamento".
Un secondo punto riguarda lo snellimento dell'organigramma:
"A causa delle partenze e dei pensionamenti negli anni è stata
già fatta - sottolinea Monni - ma ritengo opportuno un ulteriore
snellimento. Peraltro dovremo procedere con criteri più sensati
per l'aggregazione, che non sempre è stata programmata in modo
funzionale, portando talvolta a disservizi e ad appesantimenti
burocratici".
C'è poi il nodo delle assunzioni: "Attualmente - prosegue il
candidato di Perugia Merita - l'organizzazione non governa il
processo, ma lo subisce. Anche a causa dei pensionamenti c'è
stato un crollo dei dipendenti a tempo indeterminato, scesi da
1.297 del 2010 a 1.018 (2023), con una media di età di 52 anni.
Anche se con il Covid c'è stata una ripartenza delle assunzioni,
per ragioni di sostenibilità di Bilancio l'amministrazione ha
pensato bene di risparmiare, non in numero di assunzioni ma in
termini di qualità dei contratti, per lo più di categoria C. Non
serve fare grandi infornate di profili generici, ma riteniamo ci
sia bisogno di persone con competenze elevate e che abbiano la
motivazione per avviare un percorso di crescita interna
all'ente. Ricordiamo che il Comune subisce uno svantaggio dovuto
al contratto collettivo applicato, che dal punto di vista
retributivo è meno favorevole rispetto ad altri comparti (ad
esempio funzioni centrali, Regioni), anch'essi impegnati in
attività di reclutamento di nuovo personale. Ciò può comportare
la preferenza dei giovani più brillanti a scegliere altre
amministrazioni, poiché meglio pagati. Le numerose dimissioni
volontarie e le richieste di mobilità volontaria a cui abbiamo
assistito nell'ultimo periodo attestano infatti una scarsa
attrattività della nostra amministrazione, alla quale è
necessario porre rimedio con azioni mirate. Perchè un giovane
brillante laureato dovrebbe scegliere una realtà nella quale è
sottopagato e sotto inquadrato e che non offre alcuna
possibilità di carriera?".
Infine la qualità dei servizi ai cittadini: "Le risorse
straordinarie che arrivano dal Pnrr - prosegue Monni - sono
un'occasione unica per smaterializzare le pratiche, dai permessi
ZTL a quelle per le aziende, nonché per promuovere una capillare
opera di digitalizzazione. Oltre che sull'innovazione
tecnologica, occorre investire sul benessere dei dipendenti.
Come? Con azioni di welfare, benefit e formazione: è dimostrato
che se i dipendenti vivono bene il luogo di lavoro e si sentono
riconosciuti e gratificati, lavorano meglio e sviluppano
attaccamento all'ente. E', infine, necessario fare passi in
avanti sulla profilazione e la valutazione dei dipendenti: la
scelta degli uffici dove impiegarli e gli obiettivi individuali
vanno calibrate non solo sulla base del profilo o delle "hard
skills" ma anche sulle 'soft skills'. In tal senso il
dipartimento della Funzione pubblica ha creato delle linee guida
per misurare e valorizzare le competenze trasversali, che fino
ad oggi non sono state mai valutate. Non possiamo prescindere da
queste innovazioni se vogliamo valorizzare anche le capacità
umane dei dipendenti e la loro capacità di relazionarsi a
colleghi e cittadini".
"Sicuramente - conclude Monni - mi porto dietro una cultura
del mio lavoro che tiene insieme visione e pragmatismo
quotidiano, cosa che penso sia utilissima in un Comune. Voglio
utilizzarla al meglio insieme alla mia squadra per costruire un
Comune amico del cittadino e per invertire l'attuale rotta di
depressione economica e demografica". (ANSA).
Monni, questa è la macchina comunale che Perugia merita
Il candidato sindaco: 'Serve una puntuale riorganizzazione'