Umbria

In centro il primo degli incontri diffusi di Ferdinandi

Formula per favorire 'dialogo aperto e confidenziale'

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 16 GIU - In una piazza della Repubblica "gremita" di persone, sabato pomeriggio Vittoria Ferdinandi è stata "letteralmente avvolta da un abbraccio sentito e caloroso che ha suggellato il successo del primo appuntamento del nuovo ciclo di incontri diffusi per la città denominati Persona per persona". Lo sottolinea il suo ufficio stampa in un comunicato.
    Due poltrone affiancate al centro della piazza e intorno centinaia di cittadine e cittadini. Una formula "inedita e coraggiosa" pensata per favorire un dialogo aperto e confidenziale, con la volontà di aprirsi alla città senza filtri, senza temi preordinati. "Un momento vero di democrazia partecipata: questi gli ingredienti degli appuntamenti che accompagneranno la candidata sindaca dell'Alleanza per la Vittoria al ballottaggio" prosegue la nota.
    "In questa campagna - ha ricordato Ferdinandi - sono stata la capofila di una generazione che in 4 mesi ha costruito l'impensabile, perché la nostra campagna elettorale è stata la rappresentazione plastica del modello di governo che porteremo per la città: partecipazione, competenze messe a valore e proposte concreto partecipate dal basso. Qui c'è una generazione pronta a mettersi a servizio di questa città con trasparenza e lealtà". Tanti i temi toccati durante l'incontro, quelli più cari ai cittadini e da sempre al centro dell'agenda dell'Alleanza per la Vittoria: sanità pubblica, lavoro e diritti ma anche di strade, aree verdi, progettazione europea e violenza di genere. "Temi di cui dall'altra parte dicono che non dovrei occuparmi - ha continuato - ma devono capire che non si può governare un capoluogo di Regione senza sporcarsi le mani con quelli che sono i grandi argomenti politici. La politica significa sfidare a volto aperto le questioni fondamentali.
    Perugia non è condominio e non si amministra come tale, è un capoluogo che vuole visione, idee e capacità di cavalcare i cambiamenti".
    Ferdinandi ha colto anche l'occasione per soffermarsi su alcuni "attacchi strumentali" da lei ricevuti da parte del centrodestra. "Perugia merita il meglio - ha detto -, non l'odio con cui stanno avvelenando soprattutto i nostri giovani. Abbiamo fatto una fatica immensa per tornare ad essere credibili nei confronti di una generazione che avevamo lasciato da sola, per riportarli in piazza e parlare di idee. Dall'altra parte vogliono tornare a spaventarli, educandoli all'odio, alla rabbia e la paura. Quando parlano del fatto che io voglio portare la 'teoria gender' nelle scuole dobbiamo dire chiaramente che la 'teoria gender' non esiste e che è un'invenzione con cui la destra cerca di non farci raggiungere gli obiettivi delle Agende Onu. La presunta "teoria del genere" non è altro che una teoria del complotto inventata da gruppi ultraconservatori di estrema destra finalizzata a generare paura e odio nei confronti del 'diverso', è uno strumento che l'estrema destra utilizza per spaventare le persone, radicalizzarle e raccogliere i loro consensi. Per altro i comuni non hanno strumenti per imporre alcuna programmazione alle scuole che viene definita secondo il principio costituzionale dell'autonomia scolastica. In coerenza con l'articolo 21 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea, lavoreremo invece anche attraverso il sostegno a progetti e campagne di sensibilizzazione affinché queste generazioni non siano spaventate dalla diversità che - ha concluso Ferdinandi - è il più grande valore di ricchezza ed evoluzione delle nostre comunità". (ANSA).
   

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