(ANSA) - PERUGIA, 18 GIU - "Probabilmente entrambi i
candidati saranno delle ottime sindache, ma in un momento di
grande incertezza, scegliere chi ha già dato prova di capacità
gestionale potrebbe risultare la scelta giusta": a dirlo è
Giuseppe Caforio,
docente alla facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli
Studi di Perugia.
"A pochi giorni dal ballottaggio che vedrà gli elettori
della città di Perugia sciogliere il nodo su chi sarà il loro
futuro sindaco, alcune riflessioni potrebbero essere utili per
far sì che il voto sia espressione di una attenta e meditata
valutazione" sostiene Caforio in una nota. "Normalmente -
aggiunge - le scelte vengono fatte o perché si conosce la
persona o perché si esaminano i programmi. Nel nostro caso è
difficile fare una valutazione se non si conoscono le due
candidate personalmente. Certo Margherita Scoccia è stata
assessore all'urbanistica e quindi di amministrazione in qualche
modo se ne intende, atteso che le legislature Romizi hanno visto
la città impegnata in scelte urbanistiche importanti che si sono
tradotte in una modifica significativa e positiva degli assetti
urbani che hanno riguardato soprattutto le periferie e le zone
limitrofe al centro. Quanto la candidata Vittoria Ferdinandi, la
stessa ha un'esperienza di imprenditrice, ma non è dato sapere
la sua conoscenza della macchina pubblica. Tutto si impara però
certamente ci vorrà del tempo prima che possa entrare nelle
logiche della pubblica amministrazione e poi traduca in atti la
sua volontà. Sul piano dei programmi le due candidate hanno
fatto scelte per alcuni versi similari, quando si fa riferimento
ai principi ispiratori, ma per altri versi invece notevolmente
diverse. I due programmi si caratterizzano per un approccio
notevolmente diverso l'uno dall'altro, tanto è pragmatico e
aderente alle peculiarità della città, quello della Margherita
Scoccia, tanto quello della Vittoria Ferdinandi si presenta come
un programma pieno di riferimenti ideologici con i temi cari
alla sinistra, fatta di slogan, quali la partecipazione, la
de-cementificazione, le politiche sociali con gli slogan di
trionfalismo preventivo tipico della sinistra estrema. Insomma
due candidate sindaci che si presentano in modo
significativamente diverso, in cui ciò che emerge è il concreto
pragmatismo della Scoccia opposto all'idealismo di sinistra
della Ferdinandi. E fra questi due estremi che i cittadini di
Perugia dovranno decidere. Il tema è se è il momento di lasciare
la strada tracciata dal sindaco Romizi e imbattersi in una nuova
amministrazione decisamente di sinistra con i suoi programmi e i
suoi slogan che sanno tanto di anni 80 ovvero confermare la
fiducia ad un amministratore più tecnico che politico che però
ha già espresso con concretezza, le linee guide su cui si
muoverà la nuova amministrazione, laddove dovesse essere lei la
sindaca. Ognuno è libero di scegliere e non sempre i programmi
dichiarati in campagna elettorale, peraltro per quei pochi che
li leggono, troveranno poi riscontro e applicazione nella
legislatura seguente. Un dato però appare certo - conclude
Caforio - ovverosia che in un momento in cui vi è un governo
centrale e un governo regionale tutto proiettato verso un salto
di qualità della nostra Regione e dell'Italia intera, avere una
continuità programmatica ed un allineamento con le istituzioni
sovra-comunali potrà solo portare benefici". (ANSA).
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