Da candidato, Donald Trump aveva promesso di mettere fine al conflitto in Ucraina "in 24 ore". Ma adesso che si appresta a insediarsi alla Casa Bianca, e quindi ad affrontare nel concreto la questione, le cose si fanno più complicate. Le due parti hanno subito messo in chiaro di non voler fare marcia indietro. Mosca dicendo di continuare a perseguire "tutti gli obiettivi" che si è posta. Kiev chiedendo al nuovo presidente di sostenere il Piano per la Vittoria del presidente Volodymyr Zelensky.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto di non essere a conoscenza di piani del presidente Vladimir Putin di congratularsi con Trump, perché gli Usa sono "un Paese ostile, direttamente e indirettamente coinvolto in una guerra" contro la Russia. Nessuna conferma è venuta a quanto scritto da un sito di notizie russo, Verstka, che ha affermato di avere saputo da una fonte parlamentare "di alto livello" e da un'altra "vicina al Cremlino" che Putin ha inviato ufficiosamente un messaggio di congratulazioni attraverso il ministero degli Esteri.
Mosca, ha detto Peskov, rimane in attesa di vedere eventuali "passi concreti" dalla nuova amministrazione. Ma il ministero degli Esteri ha messo in chiaro di non farsi "illusioni" sul presidente eletto, in quanto rappresentante della "élite politica al potere negli Usa" che punta al "contenimento di Mosca", indipendentemente dall'appartenenza di partito. Da parte sua, ha avvertito il ministero, la Russia continuerà a "difendere fermamente i suoi interessi nazionali, concentrandosi nel raggiungere tutti gli obiettivi dell'operazione militare speciale" in Ucraina.
Quali siano gli obiettivi russi lo ha messo in chiaro Putin nel giugno scorso: ritiro delle forze di Kiev dalle quattro regioni parzialmente occupate da quelle di Mosca e rinuncia ad entrare nella Nato. L'ingresso nel Patto Atlantico è invece tra i punti del Piano della Vittoria di Zelensky, su cui il presidente ucraino è tornato ad insistere nel messaggio in cui ha salutato il successo elettorale di Trump definendolo "impressionante". "Ricordo il grande incontro con il presidente Trump in settembre, quando abbiamo discusso in dettaglio la partnership strategica tra Ucraina e Usa e il Piano per la Vittoria", ha scritto Zelensky su X. Un colloquio avvenuto a Washington e seguito da un'apparizione congiunta davanti alle telecamere che per la verità aveva mostrato una certa freddezza tra i due. E questo dopo che nei giorni precedenti Trump aveva definito Zelensky "il più grande venditore della storia", accusandolo di sostenere la candidatura di Kamala Harris.
Ora, auspicando di poter presto incontrare di nuovo Trump per "fargli personalmente le congratulazioni", il presidente ucraino afferma di fare affidamento ancora sul "forte sostegno bipartisan per l'Ucraina negli Stati Uniti" per arrivare a una "pace giusta".
Leggi l'articolo completo su ANSA.it