Kamala Harris non sembra intenzionata a riconoscere subito la vittoria a Donald Trump, nonostante ormai si profili un trionfo netto del tycoon. "Ci sono ancora voti da contare e Stati che non sono stati assegnati. Non sentirete la vicepresidente stasera, la sentirete domani, quando parlerà al paese", ha infatti detto il co-presidente della campagna di Harris, Cedrid Richmond.
La vicepresidente non parlerà quindi stasera alla Howard University, a Wahington DC, dove i suoi sostenitori stanno seguendo risultati del voto.
Il New York Timesattribuisce a Donald Trump oltre il 90% delle probabilità di vincere, con un risultato finale previsto di 301 grandi elettori rispetto ai 237 di Kamala Harris.
Per Harris non sembra esserci terreno di recupero, con i grafici di tutti i media americani che mostrano il "muro blu" dei democratici ormai in frantumi. E il silenzio è infatti calato fra i sostenitori alla Howard University, lo storico ateneo tradizionalmente afroamericano e Alma Mater della vicepresidente dove la sua campagna aveva allestito il quartier generale per la maratona elettorale nella speranza di festeggiare l'elezione della prima presidente donna degli Stati Uniti.
E invece, come per Hillary Clinton nel 2016, il party salta e il soffitto di cristallo ancora non si infrange.
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