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I temi elettorali

Donald Trump e Kamala Harris

Redazione Ansa

Dall'aborto all'immigrazione, dalle tasse ai dazi, dalla guerra a Gaza al conflitto in Ucraina e alla Nato. Questi sono i principali temi di scontro tra Kamala Harris e Donald Trump nella corsa per la Casa Bianca.

ABORTO - La vice presidente democratica ha chiesto al Congresso di approvare una legge sul diritto all'aborto a livello nazionale. Come Joe Biden, Harris ha promesso che se sarà eletta bloccherà qualsiasi divieto e continuerà a promuovere i diritti riproduttivi e la libertà delle donne di decidere. L'ex presidente ha invece rivendicato di aver nominato i giudici della Corte Suprema che hanno ribaltato la storica sentenza Roe v. Wade. Dopo avere eluso per mesi diverse domande sul tema, la primavera scorsa Trump ha annunciato che le decisioni sull'accesso e sui limiti all'interruzione di gravidanza devono essere lasciate agli stati; più di recente ha detto che se tornasse alla Casa Bianca non firmerebbe un divieto nazionale all'aborto e che non bloccherà l’accesso ai farmaci abortivi.

IMMIGRAZIONE - Essendo stata nominata da Biden responsabile dell'immigrazione, Harris è nel mirino dei repubblicani che la accusano di aver contribuito al caos alla frontiera meridionale. La vicepresidente ha ribattuto incolpando Trump di aver eliminato una misura bipartisan del Senato che prevedeva standard più severi per la richiesta di asilo nonché l'assunzione di nuovi agenti di frontiera, giudici dell’immigrazione e funzionari specializzati. Se sarà eletta, Harris ha assicurato che firmerà la legge e nel frattempo ha approvato una riforma dell’immigrazione che prevede percorsi più rapidi per i giovani che sono arrivati ​​da bambini negli Stati Uniti ma non sono ancora regolarizzati. Trump ha promesso di organizzare la più grande deportazione nella storia degli Stati Uniti e di ripristinare le politiche del suo primo mandato, come il programma 'Remain in Mexico' e il Title 42. Il tycoon ha anche espresso l'intenzione di rilanciare ed espandere il divieto di ingresso contro i cittadini di sette Paesi a maggioranza musulmana e di porre fine alla cittadinanza per diritto di nascita per le persone nate negli Stati Uniti i cui genitori si trovano illegalmente nel Paese.

ECONOMIA - Harris vuole aumentare le tasse sulle grandi società e sui redditi più alti, in linea con le politiche di Biden, e ha proposto di espandere le detrazioni fiscali per le piccole imprese e aumentare dal 21% al 28% la corporate tax. Per quanto riguarda i dazi, l'amministrazione Biden-Harris ha cercato di incrementare il commercio con gli alleati in Europa e Asia, mantenendo in vigore le tariffe doganali varate da Trump contro la Cina, aggiungendo al contempo il divieto di esportare chip e fornendo incentivi per rilanciare le industrie statunitensi. L’ex presidente ha promesso di espandere tutti i tagli fiscali del 2017, ha proposto di tagliare l’aliquota fiscale sulle società dal 21 al 15%, ma solo per le aziende che producono negli Stati Uniti. Trump punta anche ad eliminare alcune delle agevolazioni fiscali di Biden per incoraggiare lo sviluppo delle energie rinnovabili e dei veicoli elettrici. Sia Harris che Trump hanno proposto di eliminare le tasse sulle mance. Quanto ai dazi, il tycoon ha annunciato un aumento dal 10 al 20% "sui Paesi stranieri che ci derubano da anni" e fino al 100% sui beni cinesi. Trump vuole inoltre che il Congresso approvi una legge per dare al presidente l'autorità di imporre tariffe contro qualsiasi Paese che ne imponga una agli Stati Uniti.

GUERRA A GAZA E ISRAELE - Come Biden, Harris sostiene che Israele ha il diritto di difendersi da Hamas e Iran ma ha denunciato più apertamente che le morti civili a Gaza sono troppe. Come il presidente, ritiene necessario un cessate il fuoco il prima possibile, con il rilascio degli ostaggi, che diventi poi una tregua permanente per mettere fine alla guerra e riprendere il percorso verso una soluzione a due Stati. Trump ha espresso sostegno agli sforzi di Israele volti a "distruggere" Hamas, sostenendo che "debba finire il lavoro velocemente" e tornare alla pace. Il tycoon ha anche chiesto risposte più aggressive alle proteste filo-palestinesi nei campus universitari e ha applaudito gli sforzi della polizia per sgombrare gli accampamenti. Trump propone inoltre di revocare i visti studenteschi a coloro che sposano opinioni antisemite o antiamericane e di "cacciare" coloro che sostengono Hamas.

GUERRA IN UCRAINA - Sulla guerra della Russia contro l'Ucraina, Harris ha la stessa posizione di Biden: continuare a sostenere Kiev contro la brutalità di Vladimir Putin e rafforzare l'Alleanza atlantica in chiave anti-Mosca. Trump invece ha ripetutamente criticato gli aiuti americani alle forze di Volodymyr Zelensky minacciando di "rivalutare radicalmente" la missione e lo scopo della Nato se tornerà in carica. Ha affermato, senza entrare nel dettaglio, che quando tornerà alla Casa Bianca porrà fine alla guerra in Ucraina in tempi brevi.

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