I gruppi di Union valdotaine, Partito Democratico e Edelweiss popolare autonomista valdostano anche oggi pomeriggio non entreranno in aula per far mancare il numero legale in Consiglio regionale. La linea politica è stata definita ieri sera dai consiglieri e dalle segreterie politiche in polemica - secondo quanto si è appreso - con le decisioni della Presidenza dell'Assemblea sullo svolgimento dei lavori dell'Assemblea.
Pronti a tornare in aula in tempi ragionevoli - "I fatti degli ultimi giorni mettono in luce la necessità di un confronto in sede politica, che coinvolga non solo gli eletti in Consiglio regionale, e coloro che si apprestano ad entrarvi, ma anche gli organi direttivi delle rispettive forze politiche di riferimento e, per quanto possibile, la comunità, in modo che le delicate decisioni da assumere non siano il frutto di valutazioni frettolose ed estemporanee. Sulla base di questa esigenza, i gruppi dell'Union Valdôtaine, del PD-Sinistra Vda e dell'Edelweiss Popolare Autonomista Valdostano, nell'annunciare che non si presenteranno in Aula per la seduta di oggi del Consiglio regionale, sottolineano come tale decisione sia in linea con il percorso di responsabilità e di salvaguardia dei meccanismi democratici e della più alta Istituzione democratica della nostra Regione finora perseguito, nell'intento di un approfondimento reso ancor più necessario dalla situazione di ingovernabilità che si profila all'orizzonte, delineata chiaramente da alcune notizie di stampa della giornata di ieri". E' quanto si legge in una nota diffusa dalle tre forze politiche.
"I nostri gruppi - proseguono - sono animati da spirito di responsabilità, pronti a tornare in aula in tempi ragionevolmente brevi, dopo le necessarie valutazioni all'interno dei movimenti e partiti di appartenenza e con tutte le forze oggi presenti in Consiglio regionale. Riteniamo che l'accelerazione della situazione, da noi contestata, abbia indotto i futuri nuovi consiglieri a compiere in poche ore valutazioni basilari e con ripercussioni sugli scenari politici complessivi, condizione che sicuramente non li ha posti nella serenità d'animo dovuta per raccogliere l'alto mandato di rappresentanti della comunità. Si ribadisce poi che la Regione non è nel caos, ma una Giunta è in carica, opera, si riunisce e delibera, come ha fatto nella mattinata di oggi stesso".
"Confidiamo nel senso istituzionale del Presidente del Consiglio, Andrea Rosset, e nella sua imparzialità nell'assolvimento delle funzioni cui è chiamato - si conclude la nota - per arrivare a una convocazione della seduta per la fine della prossima settimana, che permetta di compiere i dovuti percorsi nel frattempo, tenendo finalmente conto delle osservazioni di tutti. Ribadiamo, infine, come la nostra scelta di comunicare anticipatamente questa decisione risponda a quella chiarezza e serietà che deve contraddistinguere la condotta di tutti in una situazione tanto delicata, nell'interesse comune di trovare al più presto una soluzione condivisa".