Il tribunale di Aosta aveva disposto, il 29 giugno, il dissequestro di centinaia di forme di Fontina, assolvendo tre membri della famiglia Jacquemod di La Thuile dalle accuse di frode in commercio, falso ideologico e violazione della disciplina igienica della produzione di alimenti. Ma una settimana dopo l'Usl ha ordinato il "divieto di immissione in commercio" delle 481 forme, decidendo poi per il mantenimento della limitazione dell'"ambito di consumo" al "solo nucleo famigliare dei soci della ditta società agricola Jacquemod".
La normativa di riferimento per i provvedimenti dell'Usl è il regolamento europeo del 29 novembre 2004 relativo ai 'controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali'.
Nell'estate 2017 il Corpo forestale aveva sequestrato i formaggi prodotti in due alpeggi di La Thuile, in base alle indagini "casere sconosciute all'Usl, privi di registrazione o riconoscimento, non idonei da un punto di vista igienico sanitario". Ma "il disciplinare prevede che le forme possano essere conservate anche in casolari di montagna, che per forza di cose non hanno la sterilità del magazzino di una grande azienda", aveva detto l'avvocato Fosson. Per la difesa, le forme corrispondono a un fatturato di 40-50 mila euro.
Usl, invendibili 500 forme Fontina
Dopo dissequestro del tribunale, 'solo per consumo familiare'