"Oggi si tratta di mantenere viva la nostra Montagna e attive le nostre comunità - e vale per Antagnod come per Champorcher e le altre piccole località e vale per il turismo come per tutti gli altri settori.
Comunità che devono avere la possibilità di vivere e crescere con le stesse opportunità, dalla più piccola alle più grandi delle località, profondamente convinti che queste azioni siano da considerarsi, quando si vive in Montagna, investimenti e non mere spese.
"Negli anni abbiamo lavorato e lottato per mantenere aperte le piccole scuole di montagna, anche con 3 bimbi in deroga alle norme nazionali, - aggiunge - evitandone la chiusura, o per garantire i servizi sanitari sul territorio evitando che l'approccio e la logica semplicemente economico animasse le scelte". Viérin ribadisce la volontà di "continuare ad investire per mantenere i servizi legati al nostro territorio, fondamentali per fare vivere le nostre valli e il relativo indotto per evitare lo spopolamento, soprattutto lottando affinché anche le piccole località abbiano i relativi investimenti, mantenendo quindi, seppur in una logica di economia di scala e di strategie per ottimizzare la gestione delle società di impianti a fune".
Viérin,no chiusura impianti sci Antagnod
Consegnata petizione 400 firme per mantenimento comprensorio