Il gup del tribunale di Aosta Davide Paladino ha condannato a due anni di reclusione ciascuno gli aostani Josefina Bienvenida Herrera Nunez (53), titolare di un salone di parrucchiera, e il suo convivente, Antonino Tripodi (55). Sono stati ritenuti responsabili di indebita sottrazione al pagamento delle imposte mentre sono stati assolti "perchè il fatto non sussiste" dalle accuse di autoriciclaggio e associazione a delinquere. La procura aveva chiesto una condanna a sei anni di reclusione ciascuno. Il giudice ha inoltre convertito in confisca il sequestro per equivalente, fino a 231 mila euro, scattato durante le indagini. In base all'inchiesta la donna, dal 2000 al 2016, non ha versato 230 mila euro di imposte. Nel frattempo i due avrebbero investito 150 mila euro nella Repubblica Dominicana (Paese d'origine di Herrera), in un attico in centro, una villa con piscina e due saloni di bellezza. Dopo 129 cartelle esattoriali, per continuare l'attività, Tripodi le avrebbe messo a disposizione il suo conto. La difesa era rappresentata dagli avvocati Federico Mavilla e Massimo Balì.
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