Camillo Lale Demoz ha ribadito al gip di non ricordare il tentato omicidio del macellaio sessantottenne Olindo Ferré, fatti per i quali è stato arrestato e posto ai domiciliari l'11 gennaio scorso. L'interrogatorio di garanzia, durato 20 minuti, si è svolto nell'ufficio del giudice Giuseppe Colazingari e alla presenza del pm Eugenia Menichetti.
Gli avvocati difensori, Viviane Bellot e Antonio Rossomando, hanno chiesto al tribunale del Riesame di Torino la revoca della misura cautelare e al gip soltanto la possibilità per il loro assistito - che vive solo - di poter uscire due volte a settimane per acquisti e commissioni. La procura ipotizza che il primo ottobre scorso abbia tentato di uccidere Ferré con una zappa, al culmine di una lite fomentata dall'alcol. I ricordi dell'impresario si fermano quando i due erano arrivati nel capannone di Lale Demoz, in villaggio Seran, dove nel tardo pomeriggio il macellaio era stato trovato in gravi condizioni.
Lale Demoz a gip,non ricordo aggressione
Sentito per 20 minuti.Difesa chiede revoca domiciliari a Riesame